mercoledì, maggio 18, 2016
Un incendio, forse di origine dolosa, è divampato nel Centro di primo soccorso e accoglienza di contrada a Lampedusa.
Secondo le prime informazioni non vi sarebbero feriti. Le fiamme hanno avvolto un padiglione che era già stato distrutto da un incendio appiccato dai migranti prima nel 2009 e poi nel 2011. Sul posto sono all'opera le squadre dei vigili del fuoco di stanza sull'isola.
La struttura, che era stata ricostruita dopo i primi due roghi, sarebbe gravemente danneggiata. Le forze dell'ordine hanno fermato 4 tunisini che erano stati visti scappare dal posto subito dopo le prime fiamme
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domenica, aprile 17, 2016
“Ho visto tanto dolore”. Al Regina Caeli in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha parlato con commozione della sua visita di ieri tra i profughi accolti sull’isola greca di Lesbo, condivisa con il Patriarca ecumenico Bartolomeo I e l’arcivescovo ortodosso di Atene, Ieronymos.
Radio Vaticana - Il Papa ha anche espresso solidarietà per le vittime del sisma in Ecuador e per quello avvenuto in Giappone qualche giorno fa e ha invocato attenzione per i lavoratori precari dei call center.
Il servizio di Alessandro De Carolis:
Una notte non basta a far sedimentare ciò che mente e cuore hanno assorbito di una giornata di emozioni potenti, che poche volte capita nella vita
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domenica, aprile 03, 2016
Domani entrerà in vigore l'accordo tra Bruxelles e Ankara che prevede il trasferimento in Turchia dalle isole greche di Lesbo e Chios dei migranti che non hanno diritto d'asilo.
Sono 514 i migranti che dalle coste della Turchia sono sbarcati in Grecia nelle ultime ore, a un giorno dall'entrata in vigore dell'accordo con l'Ue. Secondo le autorità greche, sabato i migranti giunti sulle isole dell'Egeo erano stati 556, venerdì 339e giovedì 377. In tutto, fino a sabato erano 52.500 i profughi e i migranti bloccati in Grecia dopo che gli altri Paesi lungo la cosiddetta rotta dei Balcani verso l'Europa occidentale e settentrionale
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mercoledì, marzo 30, 2016
"Da qui all'estate vedremo ancora un incremento degli sbarchi. Io ho ricevuto negli ultimi 3-4 giorni già diverse richieste di aiuto, segnalate alla Guardia Costiera".
Parla a
Storiacce su Radio 24 don Zerai Mussie, il sacerdote eritreo diventato punto di riferimento dei migranti che attraversano il Canale di Sicilia. "Adesso la situazione si aggrava, perché tutti chiudono i confini e l'unico accesso sarà dalla Libia verso l'Italia". Per il religioso, l'aumento degli sbarchi "dipenderà dalle scelte dell'Ue. Da 15 anni chiediamo di aprire dei corridoi umanitari. Perché l'Ue non lo fa?", si chiede
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