lunedì, febbraio 05, 2018

A seguito del dibattito andato in onda ieri sera su La7, il Capogruppo di Forza Italia all’Ars tiene a precisare che il suo metterci la faccia è volto a impedire a certi giornalisti, di gettare fango sulla Sicilia, solo per aumentare gli ascolti.

di Redazione

“Nella trasmissione di Giletti si è dato del pagliaccio alla Sicilia, di certo non al sottoscritto, il cui operato, sia sul piano politico che personale è ineccepibile. Del resto, non sono io che devo rispondere di vicende passate. È conosciuta la strategia di una trasmissione televisiva impiantata sulla demagogia e sulla disinformazione. Così l’on. Giuseppe Milazzo, a seguito delle vicende che lo hanno coinvolto a Non è l’Arena di ieri, il programma condotto da Massimo Giletti.

“Aldilà di qualche servo giornalista, ho spiegato – anche se non è stato volutamente riportato da certa stampa – la volontà e l’impegno della maggioranza nel tagliare gli stipendi, ripristinando il tetto. Ribadisco – continua Milazzo – che non avendo un accordo con i sindacati, gli interessati al provvedimento ricorreranno al Tar, il quale gli darà ragione”.

Il Capogruppo Forzista a Sala d’Ercole, ha voluto precisare sin dalle prime battute del suo intervento in trasmissione che: “I nuovi deputati - oltre al sottoscritto – non beneficiano di nessun vitalizio, essendo uniformati alla legge Monti che vige anche nelle altre regioni d’Italia”.

Infine, conclude il Deputato che: “Non ci si deve scandalizzare se ho ricordato in trasmissione che Antonio Ingroia ha goduto di una nomina e di un relativo compenso da parte del Governo Crocetta. Ognuno pensi e scriva ciò che vuole; se l’intento è gettare fango, che lo facciano pure, cavalcando certi populismi adeguati al proprio modo di vedere la vita. Non penso che debba essere io, a 40 anni, a dover rispondere o spiegare lo sfacelo in cui ci ha portato il passato. Stiamo portando avanti una nuova idea di politica, seppur dinanzi a tante difficoltà”.





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