venerdì, giugno 30, 2017
Come sia riuscito a sfuggire alle capillari battute di ingenti forze di polizia e carabinieri che si erano impegnate alla sua ricerca adottando anche strumentazioni teconologiche varie e ausilio di cani molecolari rimane un mistero. 

di Silvio Foini

Questa avventura della Primula Rossa sa molto di un romanzo. Il malvivente ha creato intorrno a se un alone direi quasi da film. Qualcuno lo ha addirittura paragonato al mitico Rambo, ovviamente con i dovuti distinguo ma tant'è! Abilissimo ex militare con addestramento superiore oppure uomo dalla furbizia volpina? Fatto sta che adesso si è deciso di abbandonare, o quasi, le sue ricerche che hanno avuto il potere di distogliere uomini dal consueto utilissimo servizio di prevenzione al crimine .

Sono stati ritirati i reparti speciali dalle zone di Bologna e Ferrara, dato che Norbert Feher potrebbe già essere ormai lontano, probabilmente al sicuro nel proprio paese. Cacciatori di Calabria e di Sardegna non cercano più Igor Vaclavic, altro nome con cui il fuggitivo è conosciuto, ma il ritiro dei reparti speciali non ha lasciato del tutto abbandonata la zona: infatti ci sono ancora dei gruppi di militari pronti ad agire in caso di bisogno, ossia se ci dovesse essere qualche avvistamento ritenuto credibile. C’è la speranza di trovarlo, ma magari molto lontano dall’Italia. Infatti la "fase 2" delle ricerche ora passa agli investigatori che proveranno con le "classiche" indagini svolte dai reparti investigativi e non più dai reparti speciali dei carabinieri.

La popolazione della zona in cui le forze dell’ordine stanno cercando il malvivente pluriomicida è spaventata e stanca di vivere ancora nell’incertezza di non sapere che fine ha fatto l’uomo che ha ucciso la guardia ecologica Valerio Verri, a Portomaggiore, e il barista Davide Fabbri, a Riccardina di Budrio. In caso di avvistamento, le forze dell’ordine raccomandano di mantenere la calma e chiamare subito i carabinieri, di memorizzate come è vestito, che direzione ha preso e come si comporta. Il consiglio è di assecondare le richieste, evitare azioni che possono provocare l’uso delle armi, sopportare offese e umiliazioni. Ma soprattutto è importante “fare rete e mettere in circolazione le informazioni”.

Un'ipotesi potrebbe essere anche quella che Igor, servendosi di una piccola imbarcazione, abbia navigato nottetempo nei vari canali della zona raggiungendo la riva del mare Adriatico e da lì, atteso magari da un complice alla guida di uno scafo a motore, abbia raggiunto la sponda opposta. Casa sua.


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