Si deve convertire l’ostilità in ospitalità, il rifiuto in accoglienza.
Radio Vaticana - E’ quanto sottolinea la Conferenza episcopale argentina in una nota nella quale esprime anche la propria contrarietà a modifiche della legge 25871 sulle migrazioni. Si tratta di un articolato complesso normativo che riconosce la migrazione come un diritto umano inalienabile. “Non è permesso in nessun caso - stabilisce in particolare l’articolo 8 - negare o restringere il diritto alla salute, all’assistenza sociale o all’attenzione sanitaria a tutti gli stranieri che lo necessitano, a prescindere dalla loro situazione migratoria”.
La legge 25871, considerata una delle più innovative in materia di migrazione, è stata approvata nel 2004 dopo anni di dibattiti ai quali hanno partecipato, tra gli altri, varie forze politiche, diversi ministeri, Ong, rappresentanti di comunità di migranti e della Chiesa cattolica.
I vescovi: si continui a promuovere la cultura della solidarietà
“L’Argentina - si legge nel documento diffuso nei giorni scorsi - ha sempre accolto come fratelli e figli i migranti di tutto il mondo e in particolare negli ultimi decenni, quelli dei Paesi confinanti e dell’America Latina”. “Promuovere lo sviluppo di una cultura del rispetto e della solidarietà - sottolineano i presuli - deve continuare a distinguerci”. “La Chiesa cattolica - si sottolinea nella nota - riconosce diversi volti di ‘poveri ed esclusi’ nella nostra nazione, tra cui quelli dei migranti”. “Spesso - aggiungono i vescovi - vivono in situazioni di povertà e di emarginazione e talvolta sono accusati di essere i responsabili dei mali della nostra società”.
Non necessarie modifiche della riforma della legge sulle migrazioni
Dopo queste considerazioni segue una domanda: esistono dati – chiedono i presuli argentini – che giustificano la riforma della legge 25871 attraverso un decreto di necessità ed urgenza? I vescovi argentini ricordano infine le parole di Papa Francesco nel messaggio del Pontefice per la Giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato del 2016. “La Chiesa - si legge nel messaggio - affianca tutti coloro che si sforzano per difendere il diritto di ciascuno a vivere con dignità”. (A cura di Amedeo Lomonaco)
Radio Vaticana - E’ quanto sottolinea la Conferenza episcopale argentina in una nota nella quale esprime anche la propria contrarietà a modifiche della legge 25871 sulle migrazioni. Si tratta di un articolato complesso normativo che riconosce la migrazione come un diritto umano inalienabile. “Non è permesso in nessun caso - stabilisce in particolare l’articolo 8 - negare o restringere il diritto alla salute, all’assistenza sociale o all’attenzione sanitaria a tutti gli stranieri che lo necessitano, a prescindere dalla loro situazione migratoria”.
La legge 25871, considerata una delle più innovative in materia di migrazione, è stata approvata nel 2004 dopo anni di dibattiti ai quali hanno partecipato, tra gli altri, varie forze politiche, diversi ministeri, Ong, rappresentanti di comunità di migranti e della Chiesa cattolica.
I vescovi: si continui a promuovere la cultura della solidarietà
“L’Argentina - si legge nel documento diffuso nei giorni scorsi - ha sempre accolto come fratelli e figli i migranti di tutto il mondo e in particolare negli ultimi decenni, quelli dei Paesi confinanti e dell’America Latina”. “Promuovere lo sviluppo di una cultura del rispetto e della solidarietà - sottolineano i presuli - deve continuare a distinguerci”. “La Chiesa cattolica - si sottolinea nella nota - riconosce diversi volti di ‘poveri ed esclusi’ nella nostra nazione, tra cui quelli dei migranti”. “Spesso - aggiungono i vescovi - vivono in situazioni di povertà e di emarginazione e talvolta sono accusati di essere i responsabili dei mali della nostra società”.
Non necessarie modifiche della riforma della legge sulle migrazioni
Dopo queste considerazioni segue una domanda: esistono dati – chiedono i presuli argentini – che giustificano la riforma della legge 25871 attraverso un decreto di necessità ed urgenza? I vescovi argentini ricordano infine le parole di Papa Francesco nel messaggio del Pontefice per la Giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato del 2016. “La Chiesa - si legge nel messaggio - affianca tutti coloro che si sforzano per difendere il diritto di ciascuno a vivere con dignità”. (A cura di Amedeo Lomonaco)
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