giovedì, gennaio 26, 2017
Estratta ieri sera l'ultima vittima. 

Sono state ultimate le operazioni di salvataggio presso l'hotel Rigopiano, amaramente trasformate in operazioni di recupero dei cadaveri. Oramai sono stati recuperati tutti corpi, tra loro anche l'amministratore dell'albergo Roberto Del Rosso e il receptionist Alessandro Riccetti. Il bilancio delle persone tratte in salvo si è fermato a undici. Il premier Gentiloni difende la macchina dei soccorsi, riferendo in aula al Senato: "Siamo orgogliosi dei soccorritori. All'inizio le azioni sono state ritardate in modo drammatico per l'impossibilità di usare elicotteri, per il rischio di altre slavine e per le condizioni della viabilità. E avete visto in che modo l'albergo è stato poi raggiunto alle 4,30 del mattino. Da allora, è stato messo in atto ogni sforzo possibile umano, organizzativo e tecnico per raggiungere l'albergo, per trovare i dispersi e cercare di salvare vite umane. Abbiamo mostrato una capacità di reazione del sistema all'altezza di un grande paese. Nella nostra memoria rimarranno impresse le immagini dei lutti che ci hanno colpito ma anche le immagini dei soccorritori, cittadini italiani esemplari, due di loro hanno perso la vita".

Intanto al Procura dichiara: "Nei risultati delle prime sei autopsie, molti morti per schiacciamento, altri per varie concause: schiacciamento, asfissia, ipotermia. Nessuno deceduto per solo assideramento".

La pensa diversamente il legale di parte della famiglia di una delle vittime, Gabriele D'Angelo: "Sul mio assistito non ci sono segni di traumi, né di asfissia come emorragie congiuntivali - spiega Domenico Angelucci, medico di parte della famiglia D'Angelo, "secondo noi è morto per assideramento e se fosse stato soccorso entro due ore probabilmente poteva essere salvato".


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