venerdì, novembre 11, 2016
Vincenzo Longo, IG : "Il miglioramento delle aspettative inflattive e il rialzo dei tassi negli Usa potrebbe stimolare un deflusso corposo degli investimenti diretti verso i Paesi Emergenti, con le valute locali che inizieranno a..."

WSI - Prosegue l’effetto Trump sui mercati di tutto il mondo. Il ritorno della fase di risk on ha portato il Dow Jones (ma non il Nasdaq, che anzi è sceso del 2%), a testare il nuovo record assoluto in corrispondenza di 18.770 punti. Nel commentare il trend dell’azionario Vincenzo Longo, market strategist di IG, fa notare: “Il mercato sembra aver risposto alla perfezione secondo una logica che vede il passaggio da una politica monetaria accomodante a una politica fiscale ultra accomodante. In particolare: “il mercato governativo rimane sotto pressione, soprattutto sulla parte a lunghissimo termine (dal 10 anni in su). I rendimenti sono saliti ai massimi da gennaio e i prezzi sono scesi violentemente“.

Ancora Longo nel commento a chiusura di Piazza Affari della vigilia: “La performance del Tnote a 10 anni – che due giorni fa ha segnato la peggiore performance dal marzo del 2014 – si spiega con “un deciso rialzo delle aspettative inflattive, le prospettive di un aumento dell’indebitamento debito e rialzo dei tassi della Federal ReserveFed”; nella giornata di ieri, inoltre, sul Forex “il biglietto verde si è apprezzato verso tutte le valute mondiali dopo lo scivolone iniziale, scontando la ferma volontà della Fed di procedere con un rialzo dei tassi, le cui probabilità sono salite all’81% secondo i Fed Funds Futures. Il dollar basket è salito sopra 99 punti, massimi di fine ottobre”.

Mercati emergenti sotto pressione. Longo spiega d’altronde che “Il miglioramento delle aspettative inflattive e il rialzo dei tassi negli Usa potrebbe stimolare un deflusso corposo degli investimenti diretti verso i paesi emergenti, con le valute locali che inizieranno a finire sotto pressione. In questo contesto, da segnalare i nuovi minimi dal 2010 dello yuan verso dollaro. Questo è solo un aspetto negativo che potrebbe acuirsi nel tempo. Lo switch dalla politica monetaria accomodante a una fiscale ultra accomodante sarà sfidante per Trump”.


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