martedì, novembre 01, 2016
Alle 8,57 una scossa di 4.7 (Ingv). Sfollati verso la costa. Il premier annuncia dl entro 72 con poteri straordinari al capo della Protezione civile.

Un'altra forte scossa di terremoto è stata avvertita nelle Marche e in Umbria. Il sisma, di magnitudo 4.7 ed epicentro nel maceratese, si è sentito distintamente anche ad Ancona e a Roma. Sono in corso verifiche della Protezione civile. Le scosse sono proseguite per tutta la notte. Ne sono state registrate 107 dalle 24 alle 6.39 nelle aree tra Rieti, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. Movimento tellurico di magnitudo 2.4 anche nel Mar Ionio settentrionale a una profondità di 36 chilometri.

Secondo il sindaco di Ussita sarebbe stata "una scossa fortissima"; il maresciallo ha parlato di ulteriori crolli e nuvoli di fumo che si sarebbero alzati. Crolli anche a Castelsantangelo sul Nera, mentre tecnici stanno studiando la situazione a Visso. I paesi sono stati comunque tutti evacuati.

In assenza di un numero ufficiale di sfollati, risulta che i senza tetto nelle Marche sarebbero 25mila, quasi tutti concentrati (circa 21mila) nella provincia di Macerata. In Umbria invece gli sfollati sarebbero più di 5mila (di cui 2.800 assistiti), in Abruzzo i 'fuori casa' sarebbero 3.000, mentre nel Lazio i soli assistiti sono circa 800. Alcuni di loro sono costretti a dormire in macchina, altri saranno trasferiti negli alberghi della costa adriatica.

A Norcia, dopo le proteste di ieri contro l'amministrazione comunale, sono state allestite tre grandi tende comuni in grado di ospitare circa 300 persone. Nei pressi della tensostruttura utilizzata come mensa è stato anche sistemato un autobus che può accogliere 50 sfollati.

Intanto, ieri, il Consiglio dei ministri ha stanziato nuovi fondi per l'emergenza ed ha inoltre deciso le modalità di intervento nelle aree colpite dal sisma. Il premier Matteo Renzi ha annunciato nelle prossime 72 ore un dl per "l'estensione dei poteri d'emergenza al capo della Protezione civile", attribuendo così "poteri straordinari all'ingegner Curcio". Affrontata anche la questione container: "Se riusciamo ad accelerare e a portare magari dei containers nell'arco di tempo più ristretto possibile, possiamo probabilmente evitare che vi siano i sei-sette mesi di attesa per le casette di legno da trascorrere altrove".

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