Di ritorno dal volo da Baku a Roma, il Sommo Pontefice ha risposto ai giornalisti in merito al gender. Accoglienza per avvicinare a Dio è il pensiero ricorrente
di Dario Cataldo
Un volo movimentato, come consuetudine, ha impreziosito di spunti l'esperienza appena conclusa da Papa Francesco in terra ortodossa. Stuzzicato dai media sulle parole pronunciate in Georgia, in relazione al gender che mina il matrimonio, il Successore di Pietro si è smarcato abilmente, chiarendo un punto delicato e di attuale risonanza.
Dichiara Papa Bergoglio: "Ho accompagnato nella mia vita di sacerdote, di vescovo e anche di Papa persone con tendenza e con pratica omosessuali. Li ho accompagnati e avvicinati al Signore, alcuni non possono. Ma le persone - continua Papa Francesco - si devono accompagnare come le accompagna Gesù. Quando una persona che ha questa condizione arriva davanti a Gesù, lui sicuramente non dirà: Vattene via che sei omosessuale!. Quello di cui ho parlato è quella cattiveria che oggi si fa con l' indottrinamento della teoria del gender. Mi raccontava un papà francese che a tavola stava parlando con i figli, e ha domandato al ragazzo di dieci anni: "Tu che cosa voi fare da grande?". "La ragazza!"
Il riferimento del Vicario di Cristo è a quell'ideologia che a tutti i costi vuole annullare le differenze, per uniformare ad un più neutrale senso della diversità. Nelle sue risposte, il Vescovo di Roma non vuole santificare i gay o i transessuali. Di fatto: "La vita è la vita, e le cose si devono prendere come vengono. Il peccato è il peccato. Le tendenze o gli squilibri ormonali danno tanti problemi e dobbiamo essere attenti a dire che tutto è lo stesso: ogni caso bisogna accoglierlo, accompagnarlo, studiarlo, discernere e integrarlo. Questo è quello che farebbe Gesù oggi. Per favore però adesso non dite: il Papa santificherà i trans! Già mi vedo le prime pagine dei giornali. È un problema umano, di morale. E si deve risolvere come si può, sempre con la misericordia di Dio, con la verità, ma sempre col cuore aperto".
Il tutto, ribadendo la centralità del matrimonio, come fondamento della società. "Nel matrimonio ci sono i problemi, e come si risolvono? Con quattro criteri: accogliere le famiglie ferite, accompagnare, discernere ogni caso e integrare. Questo - conclude Papa Francesco - significa collaborare in questa ricreazione meravigliosa che ha fatto il Signore con la redenzione".
di Dario Cataldo
Un volo movimentato, come consuetudine, ha impreziosito di spunti l'esperienza appena conclusa da Papa Francesco in terra ortodossa. Stuzzicato dai media sulle parole pronunciate in Georgia, in relazione al gender che mina il matrimonio, il Successore di Pietro si è smarcato abilmente, chiarendo un punto delicato e di attuale risonanza.
Dichiara Papa Bergoglio: "Ho accompagnato nella mia vita di sacerdote, di vescovo e anche di Papa persone con tendenza e con pratica omosessuali. Li ho accompagnati e avvicinati al Signore, alcuni non possono. Ma le persone - continua Papa Francesco - si devono accompagnare come le accompagna Gesù. Quando una persona che ha questa condizione arriva davanti a Gesù, lui sicuramente non dirà: Vattene via che sei omosessuale!. Quello di cui ho parlato è quella cattiveria che oggi si fa con l' indottrinamento della teoria del gender. Mi raccontava un papà francese che a tavola stava parlando con i figli, e ha domandato al ragazzo di dieci anni: "Tu che cosa voi fare da grande?". "La ragazza!"
Il riferimento del Vicario di Cristo è a quell'ideologia che a tutti i costi vuole annullare le differenze, per uniformare ad un più neutrale senso della diversità. Nelle sue risposte, il Vescovo di Roma non vuole santificare i gay o i transessuali. Di fatto: "La vita è la vita, e le cose si devono prendere come vengono. Il peccato è il peccato. Le tendenze o gli squilibri ormonali danno tanti problemi e dobbiamo essere attenti a dire che tutto è lo stesso: ogni caso bisogna accoglierlo, accompagnarlo, studiarlo, discernere e integrarlo. Questo è quello che farebbe Gesù oggi. Per favore però adesso non dite: il Papa santificherà i trans! Già mi vedo le prime pagine dei giornali. È un problema umano, di morale. E si deve risolvere come si può, sempre con la misericordia di Dio, con la verità, ma sempre col cuore aperto".
Il tutto, ribadendo la centralità del matrimonio, come fondamento della società. "Nel matrimonio ci sono i problemi, e come si risolvono? Con quattro criteri: accogliere le famiglie ferite, accompagnare, discernere ogni caso e integrare. Questo - conclude Papa Francesco - significa collaborare in questa ricreazione meravigliosa che ha fatto il Signore con la redenzione".
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È presente 1 commento
Accompagnare, scoprire, discernere ed integrare sono concetti comprensibili ma studiare il problema è molto più importante. Il fatto che il Vescovo abbia approvato una legge che permette a chi cambia sesso di avere il suo passato cancellato e nascosto mentre invece vengono assunti nei mass-media come personaggi pubblici è una cooperazione con il male. Nessun personaggio pubblico può permettersi di nascondere il suo passato. Ciò potrebbe identificare il corrente Papa come il Vescovo vestito di bianco.
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