martedì, ottobre 18, 2016
Si è dimessa la georgiana Khatia Dekanoidze: era il capo della polizia nazionale ucraina. La notizia apparentemente non significativa, mette però in risalto le grosse problematiche lasciate ancora aperte nel paese, nel periodo post-rivoluzione di Maidan.

di Patrizio Ricci

La georgiana Khatia Dekanoidze aveva assunto l'incarico il 4 novembre 2015: faceva parte di un gruppo di 'riformatori' consigliati dagli Stati Uniti dopo la rivoluzione di Maidan come personalità idonee ad attuare le riforme in Ucraina. La sig.ra Dekanoidze è strettamente legata al 'think thank' americano 'RAND Corporation' un'azienda senza scopo di lucro che "offre ricerca e l'analisi per le Forze Armate degli Stati Uniti". 'RAND Corporation' è finanziata dal governo americano ed 'offre' i suoi servizi anche al di fuori del territorio mazionale a governi, fondazioni private, organizzazioni internazionali e le organizzazioni commerciali. Tra gli altri importanti incarichi, l'ex capo della polizia ucraina aveva ricoperto precedentemente l'incarico di  funzionario politico dell'ambasciata della Georgia negli Stati Uniti e successivamente quello di ministro degli interni in Georgia. Il motivo per cui la Dekanoidze era stata nominata capo della polizia era quello di  mettere su 'la nuova polizia ucraina', un progetto di riforma finanziato direttamente dagli Stati Uniti.

Sebbene non si conoscono i motivi della rinuncia all'incarico, è un fatto che recentemente il partito "Svoboda" e altri partiti di estrema destra avevano esercitato forti pressioni per ottenere le sue dimissioni e quelle del ministro degli interni, Arsen Avakov. Motivo della contestazione era un pacchetto di leggi miranti ad aumentare l'autorità e la tutela della polizia. Il disegno di legge che si stava approntando era stato proposto sull'onda di un'omicidio di due poliziotti di Kiev avvenuto durante un normale controllo ad opera di un ex appartenente al battaglione 'Tornado' (reparto dell'esercito ucraino sciolto dopo numerosi casi di saccheggi, rapimenti e torture nella Donbas devastata dalla guerra).

Almeno per chi non avvezzo a queste pratiche, è quantomeno 'curioso' che una cittadina georgiana, quindi cittadina di un paese straniero, riceva incarichi così cruciali e delicati per un paese terzo. Se poi si considerano gli innegabili legami con gli interessi degli Stati Uniti, la meraviglia si fa più netta. Per chi fosse fosse già tentato di accusarmi di 'complottismo' aggiungo che la Dekanoidze non solo aveva aveva l'incarico di consigliare il nuovo governo ma anche quello della gestione di un centro di formazione per la nuova generazione di politici ucraini (CAPS School)...


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