lunedì, agosto 29, 2016
Numerosi ricercatori di varie sedi dell'INGV si sono recate nell'area epicentrale per studiare piu' da vicino quanto sta accadendo alla faglia che ha generato il sisma in centro Italia.

Squadre di ricercatori e tecnici dell' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), sin dalle prime ore dopo il terremoto hanno installato 15 nuove postazioni dotate di sismometri e accelerometri. L'obiettivo è quello di intervenire prima possibile per studiare la distribuzione degli aftershocks che si sono verificati dopo la scossa principale al fine di delineare le caratteristiche delle faglie.

La sismicita' - spiega l'Ingv - inizia a interessare un volume crostale piu' esteso e diventa sempre piu' difficile individuare quale sia la faglia responsabile del terremoto". I ricercatori stanno effettuando rilievi geodetici, geologici e geochimici. La nota dell'INGV evidenzia: "I rilievi tempestivi sono fondamentali per capire meglio le deformazioni e gli effetti sul terreno direttamente legati alla scossa principale, e per discriminare tra questi e i fenomeni secondari (deformazione post-sismica, frane e distacchi)".


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