La bufala dell'attacco chimico dell'Esercito di Assad ad Aleppo. Quando
un comunicato dei jihadisti diventa "notizia" internazionale da prime
time, grazie al rilancio della tv Al Jazeera di proprietà della famiglia
regnante qatariota, sponsor del terrorismo internazionale. E nessun
giornale o TV che verifichi le fonti. Si grida subito al crimine di
guerra, ma si è omesso di dire che la fonte della notizia era un comunicato dei terroristi, ripreso da al Jazeera.
di Patrizio Ricci
Questi i fatti: la settimana scorsa, precisamente mercoledì 10 agosto, un velivolo dell'aviazione siriana avrebbe compiuto un attacco sul quartiere Zubdiya di Aleppo. Il bombardamento sarebbe avvenuto con ordigni al cloro che avrebbero ucciso una madre con due bambini e provocato i sintomi di asfissia su altre 25 persone. Il quartiere colpito è sotto il controllo delle forze islamiste radicali di Jaish al-Islam.
E' evidente che si tratta di una notizia grave che si sarebbe dovuta opportunamente verificare. Ma così non è stato, anzi è accaduta una cosa davvero sconcertante: TV ed i giornali hanno preso come affidabile il comunicato del coordinamento jihadista Jaish al-Islam, rilanciato di sana pianta dal canale televisivo al Jazeera. Come noto, al Jazeera è di proprietà della famiglia regnante qatariota accusata dagli USA di alimentare il terrorismo internazionale. Non è stata l'unica leggerezza: i media hanno omesso di avvisare il loro pubblico dei pregressi attacchi chimici: ad Aleppo quest'anno si erano verificati già due attacchi chimici, entrambi compiuti però dalle forze 'rivoluzionarie' supportate e finanziate dall'occidente e dagli alleati arabi (tra cui il Qatar) e non imputabili all'esercito siriano.
Il primo attacco è avvenuto il 7 aprile, durante il bombardamento del quartiere curdo Sheikh Maqsud. In quell'occasione sono stati utilizzati ordigni al cloro: quattro le persone avvelenate. La differenza è che quella volta il gruppo Jaish al-Islam (gruppo islamista facente parte della coalizione di forze radicali islamicheJaish al Fatah) in un video ha riconosciuto di aver usato armi proibite.
Ma non è stato il solo attacco chimico compiuto dalle milizie anti-Assad. Esiste un altro attacco effettuato con il cloro denunciato dai russi: è del 4 agosto ed è avvenuto in una zona governativa. In questo caso, il bilancio dell'attacco sferrato dai miliziani è stato di 7 morti e 23 feriti.
Riassumendo, i media si sono affidati esclusivamente ad un comunicato del gruppo jihadista Jaish al Fatah ed hanno omesso completamente di citare che esistono altri due altri attacchi compiuti con armi chimiche.
Su questa notizia è intervenuto l'Onu che ha praticamente bollato l'episodio come 'probabile crimine di guerra', annunciando l'invio di ispettori (iniziativa mai presa in occasione degli attacchi compiuti dalla parte avversa).
Tanto per condire la notizia con altre bugie, alcuni media hanno attribuito ad Assad l'attacco di Ghouta (Damasco) con gas nervini del 2013. E' stato del tutto ignorato che su tale episodio, Assad è stato scagionato da numerose inchieste (vedi rapporto Onu, rapporto del Mit, conclusioni Hesh , Huffington Post e inchiesta Insteams) ed addiritura che esistono prove rilevanti che identificano i ribelli come autori del massacro.
di Patrizio Ricci
Questi i fatti: la settimana scorsa, precisamente mercoledì 10 agosto, un velivolo dell'aviazione siriana avrebbe compiuto un attacco sul quartiere Zubdiya di Aleppo. Il bombardamento sarebbe avvenuto con ordigni al cloro che avrebbero ucciso una madre con due bambini e provocato i sintomi di asfissia su altre 25 persone. Il quartiere colpito è sotto il controllo delle forze islamiste radicali di Jaish al-Islam.
E' evidente che si tratta di una notizia grave che si sarebbe dovuta opportunamente verificare. Ma così non è stato, anzi è accaduta una cosa davvero sconcertante: TV ed i giornali hanno preso come affidabile il comunicato del coordinamento jihadista Jaish al-Islam, rilanciato di sana pianta dal canale televisivo al Jazeera. Come noto, al Jazeera è di proprietà della famiglia regnante qatariota accusata dagli USA di alimentare il terrorismo internazionale. Non è stata l'unica leggerezza: i media hanno omesso di avvisare il loro pubblico dei pregressi attacchi chimici: ad Aleppo quest'anno si erano verificati già due attacchi chimici, entrambi compiuti però dalle forze 'rivoluzionarie' supportate e finanziate dall'occidente e dagli alleati arabi (tra cui il Qatar) e non imputabili all'esercito siriano.
Il primo attacco è avvenuto il 7 aprile, durante il bombardamento del quartiere curdo Sheikh Maqsud. In quell'occasione sono stati utilizzati ordigni al cloro: quattro le persone avvelenate. La differenza è che quella volta il gruppo Jaish al-Islam (gruppo islamista facente parte della coalizione di forze radicali islamicheJaish al Fatah) in un video ha riconosciuto di aver usato armi proibite.
Ma non è stato il solo attacco chimico compiuto dalle milizie anti-Assad. Esiste un altro attacco effettuato con il cloro denunciato dai russi: è del 4 agosto ed è avvenuto in una zona governativa. In questo caso, il bilancio dell'attacco sferrato dai miliziani è stato di 7 morti e 23 feriti.
Riassumendo, i media si sono affidati esclusivamente ad un comunicato del gruppo jihadista Jaish al Fatah ed hanno omesso completamente di citare che esistono altri due altri attacchi compiuti con armi chimiche.
Su questa notizia è intervenuto l'Onu che ha praticamente bollato l'episodio come 'probabile crimine di guerra', annunciando l'invio di ispettori (iniziativa mai presa in occasione degli attacchi compiuti dalla parte avversa).
Tanto per condire la notizia con altre bugie, alcuni media hanno attribuito ad Assad l'attacco di Ghouta (Damasco) con gas nervini del 2013. E' stato del tutto ignorato che su tale episodio, Assad è stato scagionato da numerose inchieste (vedi rapporto Onu, rapporto del Mit, conclusioni Hesh , Huffington Post e inchiesta Insteams) ed addiritura che esistono prove rilevanti che identificano i ribelli come autori del massacro.
| Tweet |

Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.