Anzaldi (PD) a Radio 24: RAI, nomine trionfo di Campo Dall’Orto per distogliere l'attenzione sugli stipendi
“Non è mai successo che delle nomine venissero fatte così, interne e con il grado: è un trionfo, su questo, di Campo Dall’Orto” dichiara ai microfoni di Radio24 Michele Anzaldi (PD), membro della Vigilanza RAI.
Anzaldi continua: “Campo Dall’Orto, di cui non penso bene, l’ha fatto per distogliere l’attenzione da delle cose scandalose: il loro stipendio. Non si parla più di uno stipendio faraonico di 650.000 euro - sei volte quello del premier - e parliamo invece di una rotazione naturale con il vicedirettore che stava in quel giornale. Stiamo parlando di una cosa mai successa in RAI, dove sono sempre piovuti super direttori e super giornalisti dall’esterno, che magari non avevano mai fatto tv, con stipendi faraonici, e nessuno aveva mai detto niente”.
“Io di Campo Dall’Orto” conclude Anzaldi su Radio 24 “ne ero e ne sono un fan, però se a mio avviso lavori male, te lo dico: abbiamo assunto a stipendi faraonici, nel silenzio totale, troppi esterni senza le esperienze e i titoli necessari, calpestando le grandi specializzazioni interne, calpestando quelli che ci sono, usciti sui giornali, e che sono super pagati e non fanno nulla da anni. Perché l’informazione in RAI è troppo ridotta, abbiamo mandato via Porro, Ballarò, abbiamo mandato via troppe cose”.
Anzaldi continua: “Campo Dall’Orto, di cui non penso bene, l’ha fatto per distogliere l’attenzione da delle cose scandalose: il loro stipendio. Non si parla più di uno stipendio faraonico di 650.000 euro - sei volte quello del premier - e parliamo invece di una rotazione naturale con il vicedirettore che stava in quel giornale. Stiamo parlando di una cosa mai successa in RAI, dove sono sempre piovuti super direttori e super giornalisti dall’esterno, che magari non avevano mai fatto tv, con stipendi faraonici, e nessuno aveva mai detto niente”.
“Io di Campo Dall’Orto” conclude Anzaldi su Radio 24 “ne ero e ne sono un fan, però se a mio avviso lavori male, te lo dico: abbiamo assunto a stipendi faraonici, nel silenzio totale, troppi esterni senza le esperienze e i titoli necessari, calpestando le grandi specializzazioni interne, calpestando quelli che ci sono, usciti sui giornali, e che sono super pagati e non fanno nulla da anni. Perché l’informazione in RAI è troppo ridotta, abbiamo mandato via Porro, Ballarò, abbiamo mandato via troppe cose”.
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