lunedì, luglio 11, 2016
Ancora proteste negli Stati Uniti per le violenze della polizia contro gli afroamericani, l’ultima nella notte a Houston.

Radio Vaticana - Un centinaio di persone sono state arrestate a St.Paul, in Minnesota, dove sono rimasti feriti cinque agenti. Arrestato un attivista in Louisiana e tensioni anche a Dallas, dove continuano le indagini sul cecchino che venerdì scorso ha ucciso cinque poliziotti. Il servizio di Michele Raviart: ascolta

Gli episodi più gravi si sono verificati a St. Paul, in Minnesota, dove lo scorso 6 luglio il 32enne Philand Castile è stato ucciso nella sua auto da un agente durante un controllo. Una cinquantina le persone arrestate mentre bloccavano la strada interstatale 94, altri invece durante una marcia in città. Cinque gli agenti lievemente feriti negli scontri. Dopo la terza vittima della polizia in una settimana a Houston, le proteste coinvolgono tutti gli Stati Uniti: New York, San Francisco, Denver, dove gli attivisti hanno programmato un sit-in di 135 ore, una per ogni afroamericano ucciso dalla polizia quest’anno. A Baton Rouge, Louisiana, luogo della morte martedì scorso del commerciante Alton Sterling, è stato arrestato DeRay McKesson, tra gli attivisti più noti del movimento “Black lives matter”.

A Dallas, due giorni dopo la strage, il dipartimento di polizia ha innalzato il livello di sicurezza dopo le numerose minacce ricevute. Secondo la polizia il cecchino afromericano Micah Johnson era un esperto di esplosivi ed aveva in mente altri attacchi devastanti. Atteso, intanto, il ritorno anticipato del presidente Obama dalla Spagna.


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