giovedì, giugno 02, 2016
Il rapporto dell'agenzia europea mostra un mercato delle droghe in ascesa grazie al consumo d'ecstasy, in particolare tra i più giovani. Sempre maggiori i segnali di un processo di marketing sofisticato. Olanda e Regno Unito le maglie nere.

Ci sarebbero le sofisticate tattiche di marketing nel commercio d'ecstasy dietro la sua rapida ascesa nella classifica dei consumi, in particolare tra i più giovani. A dirlo è l'European Drug Report 2016 pubblicato dall'European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA). Nuove strategie di branding, dalle colorazioni fino addirittura all'utilizzo dei loghi di supereroi, avrebbero dato i loro frutti, consentendo al prodotto di raggiungere un drammatico successo.

Nuove strategie di branding, dalle colorazioni fino addirittura all'utilizzo dei loghi di supereroi, avrebbero dunque dato i loro frutti, consentendo al prodotto di raggiungere un drammatico successo. Non c'è però solo marketing, la MDMA (così viene conosciuta l'ecstasy) è oggi un prodotto ancor più dannoso, grazie all'ampia disponibilità di prodotti chimici e additivi sul mercato legale.

Attraverso l'analisi comparata, il rapporto permette di comprendere gli sviluppi del mercato della droga europeo nel corso dell'ultimo quindicennio.

L'ecstasy, in particolare, dopo aver raggiunto i picchi di consumo intorno alla metà degli anni 2000, a partire dal 2014 è tornato a livelli elevati. Secondo il rapporto 2.1 milioni di persone tra i 15 ed i 34 anni hanno fatto uso di questa droga nell'ultimo anno, per una crescita di 300mila persone nel solo 2015.

Non più, dunque, un fenomeno di nicchia o "sub-culturale", bensì di massa, disponibile sul mercato illegale ed accessibile anche tra i giovani.

Il rapporto individua anche la collocazione geografica del fenomeno.

Ormai assodato il primato olandese, dove una legislazione assai leggera ha concorso nell'assegnare ad Amsterdam il titolo di uno dei principali centri mondiali per lo smercio di droga.

Piuttosto, ha fatto sensazione tra i media il secondo posto del Regno Unito in questa speciale classifica, con tassi di consumo al 3,5% (in Olanda è al 5,5%). Un problema di droga abbastanza serio, segnalato anche dal clamoroso dato dell'analisi delle acque di scarico di Londra, che mostrano la concentrazione di droga più alta del continente.

La notizia ha scatenato molte polemiche e nuovi campanelli d'allarme come ha detto Alexis Goosdeel, direttore dell'agenzia antidroga europea: "Il revival della MDMA deve portarci a ripensare l'attuale sistema di prevenzione". Il riferimento non è però legato esclusivamente al sistema repressivo, bensì a quello del trattamento medico ed informativo vero e proprio: "dobbiamo individuare e sostenere una nuova potenziale massa di consumatori che potrebbero assumerne elevate quantità, senza comprendere i rischi che corrono".


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