venerdì, giugno 10, 2016
L'intervento previsto per la prossima settimana. Il malore prima del voto, ma l'ex premier ha rinviato il ricovero, per recarsi alle urne. Sconsigliato il ritorno alla politica. Visite solo per parenti e collaboratori; bloccato anche Verdini.

"Berlusconi ha rischiato la vita, ha rischiato di morire. Era in condizioni preoccupanti e lui ne era consapevole. Sarà operato al cuore", ha detto ieri il professor Alberto Zangrillo, il medico personale. La diagnosi per l'ex premier è di insufficienza aortica "di grado severo", la valvola aortica dovrà essere sostituita. L'intervento è previsto entro la prossima settimana e verrà eseguito da Ottavio Alfieri, primario di cardiochirurgia al San Raffaele.

Dunque dopo quasi una settimana, finalmente la verità sulle condizioni del leader di Forza Italia, dopo il susseguirsi di visite e di rassicurazioni da parte dello staff ospedaliero della struttura privata meneghina. Una scelta intrapresa "con coraggio e determinazione" da parte del paziente. Prosegue Zangrillo: "Domenica il presidente Silvio Berlusconi era a Roma e ha manifestato i chiari segni di uno scompenso cardiaco. Io ho parlato con lui che era mattina e l'ho invitato di ritorno a Milano a transitare direttamente all'ospedale San Raffaele proveniente da Linate. Lui mi ha in parte non obbedito, esercitando il suo diritto dovere di voto e solo allora nel pomeriggio ci ha raggiunto, da allora è iniziata una serie di accertamenti progressivi".

Dopo l'intervento, "è previsto che Silvio Berlusconi alloggi in terapia intensiva, dove stazionerà per uno o due giorni". Il medico promette che il percorso di riabilitazione "che potrà riconsegnarci un uomo che dal punto di vista della vitalità, in tutte le sue caratteristiche, sarà meglio di prima".

Ma tornerà alla politica attiva? Questa è la domanda che tutti si sono posti sin dalle prime battute di questo giallo. "Io lo sconsiglio - ha detto il professore - ma lui tra un mese può fare quello che vuole". Sostanzialmente pessimista, dunque, Zangrillo, mentre nel partito si avvicina l'ora della verità nessuno dice di voler fare le scarpe all'altro, al primo posto la salute del leader, ma faide interne e guerre fra bande, mai debellate dallo stesso Berlusconi anche per motivi strategici, covano sottotraccia.

Uno stress al quale, secondo indiscrezioni stampa, la stessa figlia Marina non sarebbe più disposta a sottoporre il padre, tanto da imporre l'ostracismo nei confronti di Denis Verdini, accorso dall'ex alleato, ma proibitogli dallo stesso professor Zangrillo di procedere oltre la sala d'aspetto: "Meglio che non abbia emozioni di nessuno tipo".

Così, all'ansia per la salute dell'ex premier – che pure negli ultimi tempi era assai meno preso dalla politica di un tempo, non solo per motivi giudiziari – si mescola quella per il proprio destino fra gli azzurri. Intanto la cronaca incalza, le primarie si avvicinano ed il treno sferragliante della Lega "salviniana" sfreccia nelle città richiamate al voto.


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