lunedì, aprile 11, 2016
Un'analisi della Banca Mondiale sottolinea il rallentamento economico del colosso asiatico.

WSI - La crescita dell’economia dell’Asia orientale e della regione del Pacifico allenterà il passo, zavorrata dalla maggiore debolezza della Cina. E’ quanto ha reso noto la Banca Mondiale, in un’analisi pubblicata oggi. Nel suo aggiornamento sull’economia dell’Asia dell’Est e dell’area del Pacifico, la Banca Mondiale ha precisato che, esclusa la Cina, la crescita è attesa invece in rialzo, a un tasso del 4,8% per il 2016, e del 4,9% nel 2017 e 2018, rispetto al +4,7% del 2015. Motore della crescita saranno soprattutto le economie del Sud est asiatico, sebbene l’outlook varia a seconda dei paesi considerati, in base ai rapporti commerciali e finanziari che hanno con le economie avanzate e con la Cina, così anche in base alla loro dipendenza verso le esportazioni di materie prime.

In generale, le Filippine e il Vietnam hanno le migliori prospettive di crescita tra i paesi del Sud est asiatico, con attese di crescita in entrambi i casi a un tasso superiore a +6% nel 2016. In Indonesia, Pil atteso a +5,1% nel 2016 e +5,3% nel 2017.

Nel complesso l’economia dell’area – che esclude il Giappone, l’Australia e l’India ma che include la Cina, si smorzerà al 6,3% quest’anno, dal 6,5% del 2015, per poi rallentare ulteriormente al 6,2% nel 2017.

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