Si è chiusa la settima edizione di Festival francescano con 40.000 presenze accolte in piazza Maggiore a Bologna. Lanciato il tema della prossima edizione: il perdono.
di Monica Cardarelli
Si è svolta dal 25 al 28 settembre la settima edizione di Festival francescano che quest’anno è stata accolta dalla città di Bologna. Lo spazio di piazza Maggiore e piazza del Nettuno è stato riempito dagli stand del Festival francescano e da 40.000 persone che hanno vissuto le intense giornate. La stessa piazza in cui nell’agosto del 1222 Francesco predicò contro le guerre, le lotte intestine, cercando di riportare la pace . La città ha accolto con calore e partecipazione tutti gli interventi proposti, i workshop e le attività didattiche per le scuole così come i momenti di preghiera e gli incontri ecumenici.
Le proposte erano molte e interessanti: da Alex Zanotelli a Romano Prodi, da Paolo Curtaz e Jacques Dalarun e fra Michael Perry, Ministro generale dei Frati Minori, solo per citarne alcuni, sul tema di questa edizione, “sorella madre terra”. Stili di vita sostenibili, relazioni autentiche, impegno costante e quotidiano nelle piccole scelte di tutti i giorni possono intervenire in un più ampio processo di salvaguardia e custodia del creato. Non più l’uomo dominatore ma custode della natura; l’uomo capace di porsi in relazione con l’altro e con le creature attraverso l’ascolto della parola e della Parola, intervenendo così nel processo creativo di Dio, ancora in divenire.
Un uomo in grado di fare scelte concrete nel rispetto dell’ambiente, in tutti i campi: con un risparmio energetico, evitando lo spreco alimentare, acquistando prodotti a chilometro zero e molte altre piccole cose che possono fare la differenza perché, come sottolineava fra Michael Perry, il cristiano non può non essere ambientalista, non può non prendersi cura del creato.
Gli interventi hanno messo in luce sotto vari punti di vista il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, massima espressione di lode al Signore, che ha anche introdotto il tema della prossima edizione di Festival francescano: il perdono. “Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore et sostengo infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,ka da te, Altissimo, sirano incoronati.” si legge nel Cantico delle Creature.
Seppur alla settima edizione la proposta di Festival francescano di portare il messaggio di Francesco nelle piazze e nelle strade, evangelizzando in modo semplice e fraterno, resta sempre fresca nella sua essenza e dimostra il desiderio di relazione che si respira in questo momento. Appuntamento quindi sempre a Bologna alla prossima edizione di Festival francescano per parlare insieme di perdono in tutte le sue declinazioni. Monica Cardarelli
di Monica CardarelliSi è svolta dal 25 al 28 settembre la settima edizione di Festival francescano che quest’anno è stata accolta dalla città di Bologna. Lo spazio di piazza Maggiore e piazza del Nettuno è stato riempito dagli stand del Festival francescano e da 40.000 persone che hanno vissuto le intense giornate. La stessa piazza in cui nell’agosto del 1222 Francesco predicò contro le guerre, le lotte intestine, cercando di riportare la pace . La città ha accolto con calore e partecipazione tutti gli interventi proposti, i workshop e le attività didattiche per le scuole così come i momenti di preghiera e gli incontri ecumenici.
Le proposte erano molte e interessanti: da Alex Zanotelli a Romano Prodi, da Paolo Curtaz e Jacques Dalarun e fra Michael Perry, Ministro generale dei Frati Minori, solo per citarne alcuni, sul tema di questa edizione, “sorella madre terra”. Stili di vita sostenibili, relazioni autentiche, impegno costante e quotidiano nelle piccole scelte di tutti i giorni possono intervenire in un più ampio processo di salvaguardia e custodia del creato. Non più l’uomo dominatore ma custode della natura; l’uomo capace di porsi in relazione con l’altro e con le creature attraverso l’ascolto della parola e della Parola, intervenendo così nel processo creativo di Dio, ancora in divenire.
Un uomo in grado di fare scelte concrete nel rispetto dell’ambiente, in tutti i campi: con un risparmio energetico, evitando lo spreco alimentare, acquistando prodotti a chilometro zero e molte altre piccole cose che possono fare la differenza perché, come sottolineava fra Michael Perry, il cristiano non può non essere ambientalista, non può non prendersi cura del creato.
Gli interventi hanno messo in luce sotto vari punti di vista il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, massima espressione di lode al Signore, che ha anche introdotto il tema della prossima edizione di Festival francescano: il perdono. “Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore et sostengo infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,ka da te, Altissimo, sirano incoronati.” si legge nel Cantico delle Creature.
Seppur alla settima edizione la proposta di Festival francescano di portare il messaggio di Francesco nelle piazze e nelle strade, evangelizzando in modo semplice e fraterno, resta sempre fresca nella sua essenza e dimostra il desiderio di relazione che si respira in questo momento. Appuntamento quindi sempre a Bologna alla prossima edizione di Festival francescano per parlare insieme di perdono in tutte le sue declinazioni. Monica Cardarelli
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