mercoledì, luglio 29, 2015
“Cari giovani, non abbiate paura del matrimonio: Cristo accompagna con la sua grazia gli sposi che rimangono uniti a Lui”.  

Radio Vaticana - E’ il tweet pubblicato oggi da Papa Francesco sul suo account Twitter @Pontifex, seguito da oltre 22 milioni di follower in tutto il mondo. Sull’incoraggiamento del Papa, a meno di tre mesi dal Sinodo sulla famiglia, Alessandro Gisotti ha intervistato l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia:


R. – Come spesso accade, Papa Francesco ha colto nel segno. Noi tutti, anche nell’avvicinarsi del Sinodo, sappiamo quanti problemi ruotano attorno al tema del matrimonio, della famiglia. Ma il nodo di fondo è esattamente questo: purtroppo molti giovani hanno paura di sposarsi, non perché essi siano – come dire – peggiori di ieri, assolutamente no! C’è una cultura che spinge ad aver paura, che provoca tale sconcerto sulle scelte definitive per cui è facile tirarsi indietro. Papa Francesco ripete ai giovani oggi: “Non abbiate paura!”. È un po’ singolare che questa affermazione nella Bibbia sia ripetuta 365 volte, una al giorno. Ecco, direi che questa insistenza quotidiana deve essere il ritornello che deve risuonare nel cuore e nella mente dei giovani perché – davvero – se si è legati a Gesù, il matrimonio, l’unione per sempre, riesce a dare quella stabilità che una società troppo liquida invece impedisce.

D. – È molto bello anche che Papa Francesco utilizzi, per incoraggiare i giovani, il tweet, cioè una "modalità giovane" che viene appunto utilizzata dalla gioventù soprattutto, quindi anche una modalità per connettersi con coloro che ascoltano…

R. – Sì appunto, in questo senso ancora una volta si comprende un Papa che esce dagli schemi ordinari un po’ pomposi e solenni per farsi vicino a tutti. Insomma, Papa Francesco quando ci dice di “uscire” non lo dice a parole, lo dice anche con i fatti e anche con questo piccolo straordinario mezzo che è il tweet, che comunque riesce a toccare un po’ la mente e il cuore. Ci auguriamo che davvero giunga al cuore questo tweet!

D. – Che cosa secondo lei la Chiesa può fare per sottolineare la bellezza del matrimonio in un periodo in cui forse la cultura mostra più i pericoli e le difficoltà del mettere su famiglia?

R. – Sì, io credo che la Chiesa abbia un tesoro su questo campo: un tesoro spirituale, umanistico, di una ricchezza incredibile! Penso poco conosciuto e talora anche dimenticato. Oggi si ha bisogno come di tirarlo fuori, e riproporre il matrimonio e la famiglia non come una scelta semplicemente per sé, ma come il modo per cambiare il mondo. Il matrimonio e la famiglia non è una scelta rinchiusa nel recinto dei propri affetti: è una scelta per la società, per il mondo!


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