giovedì, febbraio 12, 2015
“Sceglieremo noi i registi della Lega? Perché no, siamo advisor e siamo lì per dare il nostro consiglio”



“Se saremo noi a scegliere i registi che userà la Lega? Perché no, siamo advisor della Lega, visto che rischiamo con loro, visto che siamo quelli che producono più eventi sportivi nel mondo, visto che produciamo più campionati di calcio nel mondo, che mi sembra essere da un punto di vista televisivo il programma d’eccellenza. Visto che abbiamo questo know-how, visto che siamo advisor della Lega, visto che rischiamo insieme a loro, siamo li per dare il nostro consiglio. E’ chiaro che poi chi fa il regista e dove lo decide la Lega, ma noi ci siamo con i nostri consigli. Il regista non va sorteggiato, è un professionista che fa il proprio lavoro. E’ giusto che li paghi la Lega e che rispondano alla Lega che gli dice se ha fatto un buon lavoro o meno, ma il regista per definizione è in buona fede e cerca di fare solo il suo lavoro”. Lo afferma Marco Bogarelli, presidente di Infront Italia, a Tutti Convocati su Radio 24.

Infront è pronta ad avere un ruolo centrale nella scelta dei registi indipendenti che potrebbero produrre le partite della serie A dalla prossima stagione. “Dopo Juve-Milan siamo stati tirati per i capelli da un comunicato della Juventus dove non c’entravamo ma era una polemica tra le due società. Quello che posso aggiungere, - continua a Radio 24 - non so chi ha ragione o torto, è che meno si da adito a sospetti o comunque discussioni, se il processo di determinazione di queste figure resta il più neutro possibile, è evidente che non c’è più motivo per discuterne. Adesso vediamo che cosa decidono le società, ma se c’è un’opportunità di rendere il processo più neutrale, meglio è. I registi sono sul mercato, la figura del regista è una figura free lance e il mercato fa si che si scelgano i migliori, i più innovatori”.

“Milan? Non escluso ingresso cinesi Wanda in progetti di nuovi stadi in Italia”
 

“Penso che per questo gruppo cinese entrare negli stadi possa essere una naturale evoluzione. Il gruppo cinese Wanda è già presente nell’entertainment. Sono i numeri uno nel box office in Cina e negli Stati Uniti, quindi il gruppo nostro azionista è leader nel mercato”.
L’ingresso dei cinesi nei progetti per i nuovi stadi, ad esempio il Milan “non è escluso” perché “entrare nel progetto dello stadio del Milan è un’opportunità in più, le competenze ci sono, gli mezzi per investire ci sono, il ciclo temporale è quello giusto perché quando si fa un investimento finanziario si guarda a un ciclo di almeno 5 anni e i 5 anni che abbiamo avanti ci consentirebbero di essere un’opportunità per produrlo”. Sulle quote del Milan, Bogarelli continua a radio 24: “Sulle quote del Milan è un altro discorso che non mi riguarda” E sullo stadio? “Sullo stadio ripeto che possiamo offrire nuove opportunità alle società. In Italia ci sono pochi stadi di proprietà, ci sono bei progetti, tanta voglia di farli e credo che una certa competenza possiamo offrirla. Non ho ancora parlato ne con Galliani ne con Barbara”.


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