sabato, gennaio 31, 2015
Sergio Mattarella è il 12.mo presidente della Repubblica italiana. Al quarto scrutinio, il nuovo capo dello Stato ha superato in modo molto ampio il quorum dei 505 voti dei grandi elettori necessario per salire al Colle: 665 infatti i consensi ricevuti. Nella sua prima dichiarazione, il neo presidente afferma: "Il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. E' sufficiente questo". Il giuramento martedi alle 10.00. Alessandro Guarasci: ascolta

Radio Vaticana - Un esponente del cattolicesimo impegnato in politica, un esempio di rigore sale al Colle. Dunque Sergio Mattarella succede a Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. Un applauso quasi liberatorio arriva da buona parte dell’aula di Montecitorio dove sono riuniti i grandi elettori. Impassibili Lega e Movimento Cinque Stelle. La svolta questa mattina quando anche Area Popolare aveva detto che avrebbe scritto sulla scheda il nome del giudice della Corte Costituzionale. Alfano però aveva precisato che il metodo di Renzi rimaneva sbagliato. Questo ha provocato molti malumori in Ncd, con relative dimissioni, tra cui quelle di Sacconi da capogruppo. Renzi ha subito twittato: “Buon lavoro presidente Mattarella, w l’Italia”. Il vicepresidente del Pd ha affermato: l'elezione di Mattarella non avrà conseguenze sulle riforme e non porta "nessun livido per la maggioranza". Dunque oltre al Pd, a favore dell’esponente siciliano, si sono espressi Area Popolare (ovvero Ncd e Udc), Scelta Civica e Sel, che però ha confermato di rimanere all’opposizione. E visto l’ampio consenso sul nome di Mattarella, è molto probabile che non pochi voti siano arrivati anche da Forza Italia.

Molta e diffusa la soddisfazione nei commenti delle forze politiche all’elezione di Sergio Mattarella. Restano i malumori dei partiti di centrodestra sul metodo utilizzato più che sulla persona scelta. Messaggi di apprezzamento dalle istituzioni europee. Servizio di Giampiero Guadagni

Correttezza, competenza istituzionale, imparzialità. Sono le caratteristiche che un Giorgio Napolitano molto soddisfatto riconosce al suo successore. Elementi messi in luce anche da tutte le forze politiche che hanno votato convintamente Mattarella; e anche da quelle che lo hanno fatto pur non condividendo il metodo scelto dal premier Renzi. E’ il caso degli alleati del Nuovo centrodestra del ministro dell’Interno Alfano: sostegno sofferto, che ha portato alle dimissioni della portavoce Saltamartini e del capogruppo al Senato Sacconi. Ma il partito che appare più in difficoltà è Forza Italia, che ha votato scheda bianca ma con diverse defezioni a favore di Mattarella. Berlusconi ha mandato un telegramma di congratulazioni al presidente eletto. Intanto però il capogruppo alla Camera Brunetta avverte Renzi: adesso sulle riforme nulla è più scontato. Professa invece ottimismo il vicesegretario del Pd Guerini e tutto il partito festeggia l’unità ritrovata. Dal fronte dell’opposizione, dura la Lega, cauto Grillo: sul suo blog si parla di discreta vittoria del Movimento 5 Stelle e si definisce il nuovo presidente persona rispettabilissima. Apprezzamenti per Mattarella arrivano anche dall’estero. Per il presidente della commissione europea Juncker il nuovo capo dello stato italiano è garanzia di unità nazionale e di prestigio internazionale. Tra i primi messaggi di auguri anche quelli del presidente dell’Europarlamento Shultz, del presidente francese Hollande e di quello russo Putin. E la Casa Bianca in una nota sottolinea che il presidente Obama lavorerà con Mattarella per affrontare le sfide transatlantiche e globali partendo dal duraturo legame tra Stati Uniti e Italia.

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