venerdì, agosto 22, 2014
Renzi in visita lampo in Iraq, proprio mentre è approvata la risoluzione del governo italiano per l’invio di armi ai curdi. Che immagine da super potenza! Meraviglia. 

 "De Docta Ignorantia" di Danilo Stefani    

Sembra Tony Blair, ma è Matteo Renzi. Decisionista, concreto e chiaro, il premier parla dell’Europa: «Chi pensa che l’Ue volti le spalle davanti ai massacri, impegnata solo a pensare allo spread, o sbaglia previsione o sbaglia semestre». Un’altra delle sue formidabili battute. L’Europa, che dovrebbe avere il dono dell’ubiquità, non ha indirizzo né potere: eppure la cerchiamo in India, nel Mediterraneo, e ora in Iraq .

Il ministro della Difesa Pinotti spiega che l’invio di armi riguarderà l’armamento leggero, comprese le mitragliatrici non più usate dalle forze armate italiane. Per la serie m’impegno ma non troppo: eccovi qualche schioppo. In attesa che la famosa “comunità internazionale” salvi l’Iraq (con l’ausilio decisivo dell’Italia) non siamo in grado di liberare due militari italiani trattenuti da più di due anni in India.

Nella sua ultima apparizione nel salotto di Bruno Vespa, 2 luglio del corrente anno, Renzi disse che della questione “meno se ne parla e meglio è” (lasciando intendere che il governo si adoperava senza clamori).

Adesso si può dire: l’Italia temeraria e salvatrice, laboriosa e inflessibile, opera anche in silenzio. Quell’arte del tacere che l’indiano non sente neanche quando si parla.

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