Tre scudetti consecutivi, ma rabbia dei tifosi che esplode.
Cosa doveva fare Antonio Conte per lasciare la Juventus con tanto di ringraziamenti e passerella sul tappeto rosso? Altri record? Vincere la Champions League? Il tecnico aveva già dimostrato dei dubbi sulla sua permanenza già alla fine della stagione. Adesso si parla di divergenze decisive sul mercato. Sulla scelta potrebbe aver pesato, invece, l’ombra lunga azzurra: una nazionale italiana che, per un vincente come lui, potrebbe rappresentare il massimo degli stimoli. Sarebbe, la sua, una scelta più che legittima. E se Conte volesse un altro club per iniziare una nuova sfida si potrebbe biasimare?
Eppure i tifosi si arrabbiano, perché quando trovano e poi perdono un leader pensano sempre al tradimento, e sono convinti che lui, solo lui, sia il massimo Ma nessuno è per sempre: finiscono i cicli, cambiano gli allenatori e i giocatori. Sono i tifosi a non cambiare mai, e adesso quelli della Juve dimenticano che le vittorie hanno bisogno di “rigenerarsi” per ripartire.
E poi i tifosi di altre squadre che vorrebbero così chiuso il ciclo juventino, dimostrano un altro aspetto del tifo (e dell’errore): ripartire sentendosi rigenerati dalla sola assenza di Antonio Conte alla guida della Juventus.
Ecco perché è così bello tifare: contraddizioni e calcoli sciagurati. Più o meno, tutto gratis.
Cosa doveva fare Antonio Conte per lasciare la Juventus con tanto di ringraziamenti e passerella sul tappeto rosso? Altri record? Vincere la Champions League? Il tecnico aveva già dimostrato dei dubbi sulla sua permanenza già alla fine della stagione. Adesso si parla di divergenze decisive sul mercato. Sulla scelta potrebbe aver pesato, invece, l’ombra lunga azzurra: una nazionale italiana che, per un vincente come lui, potrebbe rappresentare il massimo degli stimoli. Sarebbe, la sua, una scelta più che legittima. E se Conte volesse un altro club per iniziare una nuova sfida si potrebbe biasimare?
Eppure i tifosi si arrabbiano, perché quando trovano e poi perdono un leader pensano sempre al tradimento, e sono convinti che lui, solo lui, sia il massimo Ma nessuno è per sempre: finiscono i cicli, cambiano gli allenatori e i giocatori. Sono i tifosi a non cambiare mai, e adesso quelli della Juve dimenticano che le vittorie hanno bisogno di “rigenerarsi” per ripartire.
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