venerdì, aprile 11, 2014
La Comissão técnica nacional de biossegurança (CtnBio) ha approvato con 16 sì e un no, la diffusione commerciale di OX513A, le zanzare Aedes aegypti geneticamente modificate «Per controllare la popolazione vettore del virus dengue e, così, combatter la malattia».  

GreenReport - La tecnologia, sviluppata dalla britannica Oxitec, consiste nell’inserimento di due geni nelle zanzare maschio che poi vengono liberate in natura, si accoppiano con le femmine della popolazione originaria e generano prole che non può trasmettere la dengue nella fase adulta. Le zanzare OX513A hanno anche un marcatore che le rende individuabili con una luce specifica, il che assicurerebbe il loro monitoraggio sul campo e il controllo degli insetti.

Il progetto in Brasile viene realizzato in collaborazione con l’Universidade de São Paulo e l’Ong Moscamed in una bio-fabbrica ad Juazeiro, nello Stato di Bahia, dove laboratori producono zanzare Ogm dal 2011. Dopo saver destato le zanzare no-dengue sul campo la Oxitec ha chiesto nel 2013 alla CtnBio di poter ottenere la licenza commerciale per le OX513A, che così sono diventate il primo insetto geneticamente modificato ad avere il via libera in Brasile.

La dengue è una malattia tropicale e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità negli ultimi 50 anni ci sarebbero stati almeno 15.000 casi mortali registrati in 9 Paesi. Attualmente la dengue colpirebbe 390 milioni di persone in oltre 100 Pesi. Solo in Brasile ogni anno vengono infettate mezzo milione di persone che presentano febbre, forti dolori alla testa e muscolari ed emorragie che possono portare alla morte. Secondo il ministero della salute del Brasile nel 2013 nel Paese ci sono state 321 città a rischio dengue ed altre 725 in condizione di allerta epidemia. Lo scorso anno in Brasile ci sono stati 1.500 casi provati di decessi per dengue, una malattia per la quale non esiste un vaccino efficace.

Gli ambientalisti (vedi altro articolo di greenreport.it di oggi) sono preoccupati per le zanzare Ogm perché temono una modifica dell’ecosistema, ma la Oxitec risponde che il rischio ambientale delle OX513A è insignificante e che i test sul campo sono stati «Estremamente efficaci».


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