martedì, aprile 01, 2014
Affascinato dalle parole di Madre Teresa di Calcutta, l’ex premier invita gli italiani ad accogliere in famiglia cani e gatti abbandonati. “Chi ama gli animali è più vicino a Dio”. 

di Emanuela Biancardi

La notte porta consiglio. Anche a Silvio Berlusconi. Notti fa è rimasto colpito e “affondato” dalle parole di Madre Teresa di Calcutta, ben conosciute da chi rispetta il mondo animale, che qui riportiamo per quei pochi (ci si augura) che ancora non le avessero fatte proprie o per eventuali riflessioni. Notturne o diurne che siano.
“Perché amare gli animali? Perché ti danno tutto, senza chiedere niente. Perché contro il potere dell'uomo con le armi, sono indifesi.

Perché sono eterni bambini, perché non sanno cos'è l'odio né la guerra. Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo. Perché si fanno capire senza proferire parola, perché il loro sguardo è puro come la loro anima. Perché non conoscono l'invidia né il rancore, perché il perdono è ancora naturale in loro. Perché vivono senza avere una lussuosa dimora. Perché non comprano l'amore, semplicemente lo aspettano e perché sono nostri compagni, eterni amici che niente potrà separare. Perché sono vivi. Per questo e altre mille cose meritano il nostro amore. Se impariamo ad amarli come meritano saremmo molto vicini a Dio”.

Silvio Berlusconi ha voluto condividere queste parole con i fan del Club Forza Silvio di Roma. La sua mission è trovare una famiglia ai 150.000 animali abbandonati, molti di questi in stallo in strutture pubbliche, con un costo alla collettività di circa 260 milioni l’anno. Facile pensare che il 25 maggio è ormai vicino e le europee alle porte. “In Italia ci sono dieci milioni di persone che tengono un animale in casa per compagnia - fa notare Berlusconi - tutti costoro ci guarderanno con rinnovata simpatia …”.

Chi da sempre è invece in prima fila nelle battaglie animaliste è l’ex Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla. Si dimostra soddisfatta dell’impegno di Berlusconi, che considera animalista da sempre e grande alleato nel suo impegno contro la vivisezione. A questo proposito sottolinea che è entrata in vigore la legge che vieta l’allevamento - sul territorio nazionale - di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione. “Era una norma che avevo scritto dopo i blitz di Green Hill. Mai più Green Hill. Era solo uno slogan, oggi è legge. Per tornare alle parole di Berlusconi… Da sempre ha prestato grande attenzione ai temi che interessano agli italiani. Gli animali sono uno di questi. Una trovata elettorale? Mi pare siano stati altri a portare amici a 4 zampe in campagna elettorale…”.

La Brambilla conclude dicendo che: “Chiunque presti attenzione e rispetto alla buona vita dei nostri piccoli-grandi amici, è il benvenuto”. Come darle torto. Trovata o no c’è da augurarsi che questo impegno diventi seriamente un altro obiettivo dei nostri politici, nessuno escluso, e non solo il modo per scoprire come sono cambiati, col tempo, i pensieri delle notti dell’ex premier Berlusconi. E poi chissà… Accadesse un miracolo, anche loro - i politici - potrebbero imparare proprio dagli animali, così ben descritti da Madre Teresa: “Danno tutto senza chiedere niente…”.

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