mercoledì, febbraio 26, 2014
Ventisei persone sono state condannate a morte dalla Corte d’Assise del Cairo con l’accusa di aver fondato un’organizzazione terroristica che avrebbe pianificato attentati contro navi in transito nell’area del Canale di Suez.

Misna - I giudici hanno ritenuto gli imputati, giudicati in contumacia, coinvolti nella fabbricazione di missili e altri ordigni esplosivi. La condanna è stata emessa all’indomani della designazione come capo del governo di Ibrahim Mehleb, già ministro per le Politiche abitative nell’esecutivo uscente. Proprio ieri Mehleb aveva dichiarato di voler “schiacciare il terrorismo in ogni angolo del paese”.

La sentenza è solo l’ultima in ordine di tempo a riguardare presunti terroristi o sostenitori dei Fratelli musulmani, il movimento islamista vincitore delle elezioni del 2012, le prime democratiche nella storia dell’Egitto. Dalla destituzione del presidente Mohamed Morsi da parte dell’esercito, nel luglio scorso, il potere è nelle mani di un esecutivo di transizione. Secondo indiscrezioni dell’ultima ora, nel nuovo governo il comandante in capo delle Forze armate Abdel Fattah al Sissi manterrà l’incarico di ministro della Difesa.


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