mercoledì, gennaio 01, 2014
Il presidente napolitano invoca il "coraggio per la ripresa" Napolitano, nel suo discorso di fine anno, legge alcune delle lettere ricevute da persone in difficoltà per il lavoro citandole, in maniera inusuale, per nome. 

La prima, quella di Vincenzo, disoccupato, che dice: i sacrifici "facciamoli insieme. Che comincino anche i politici". "Un appello giusto", afferma il capo dello Stato. E osserva: "Mi hanno scritto in questo periodo persone che alla denuncia delle loro difficoltà uniscono l'espressione di un naturale senso della Nazione e delle Istituzioni". Il presidente Napolitano evidenzia anche la necessità di "forti cambiamenti" nella politica, nelle istituzioni, nei rapporti sociali. Ma si dice anche convinto che "ci siano grandi riserve di volontà costruttiva e di coraggio su cui contare". "Il coraggio degli italiani - sottolinea - è in questo momento l'ingradiente decisivo per far scattare nel 2014 quella ripresa di cui l'Italia ha così acuto bisogno. Coraggio di rialzarsi, di risalire la china. Coraggio di praticare la solidarietà".

Guardiamo "al malessere diffuso, alla fatica sociale" cui dare risposte "qui ed ora, nell'anno 2014, ma lavoriamo in pari tempo a un disegno di sviluppo nazionale e di giustizia sociale da proiettare in un orizzonte più lungo". Così continua il Presidente Napolitano nel suo messaggio di fine anno. Poi un monito: servono "lungimiranti e continuative scelte di governo, con le quali debbono misurarsi le forze politiche e sociali e le assemblee rappresentative, prima di tutto il Parlamento, bisognoso di nuove regole".


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