lunedì, dicembre 09, 2013
Il digital divide è una piaga che in Italia si cerca di estirpare attraverso svariate strade, ma i più giovani sembra riescano a trovare sempre una via per avere accesso alla rete.

HDblog - Secondo l’ultimo rapporto del Censis, infatti, ben il 90.4% di loro lo sono già. Lo stesso non si può certo dire invece dei più anziani, soltanto il 21.1% di loro ha accesso alla rete, un dato che non ci sconvolge viste le difficoltà di approccio che ne derivano con internet e le nuove tecnologie. Il bisogno di essere connessi spinge i giovani a considerare il wireless gratuito nelle proprie città come un bene primario “al pari dell’illuminazione pubblica”, anche se un buon 27% lo ritiene utile soltanto in alcuni punti strategici delle aree abitate. La popolazione italiana è tuttavia sempre più connessa, una crescita decisa in questi ultimi anni indica che il 63.5% di noi italiani naviga quotoidianamente, con risultati diretti sull’informazione e i canali a disposizione: i portali web hanno fatto segnare un +1.3% (quotidiani online a +0.5%), al contrario della carta stampata che ha perso ben 2% dei lettori a pagamento (-4,6% la free press, -1,3% i settimanali).

Sempre più diffusi anche i canali più battuti come i social network, basti pensare che il 75.6% dei giovani è iscritto si Facebook e segue web TV (49,4%). Uso ovviamente più incisivo degli smartphone per gli under 30, il 66.1% di loro ne possiede uno e attraverso questo ascolta la radio (32.5%) o lo usa come principale strumento per accedere alla rete (23.5%). La rete ADSL rimane tuttavia la più utilizzata in Italia per la navigazione web, il 62.9% la utilizza costantemente ed i giovani la sfruttano sempre più via wireless (46.7%). Esistono tuttavia diversi grazi di utilizzo e assuefazione, il Censis ha individuato una prima categoria di coloro che che sono considerati “connessi mobili”, rappresentano l’8.1% e non vanno oltre le 3 ore di navigazione giornaliera; i “supermobili” sono invece sempre connessi e superano di gran lunga le tre ore giornaliere, considerati dunque always on e in percentuale sono l’11.5.

di Gabriele Arestivo


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