Diecimila megawatt per illuminare 20 milioni di case e di aziende e il
sostegno a una liberalizzazione in grado di raddoppiare il volume del
commercio tra i paesi dell’Africa orientale: sono queste, riferisce oggi
la stampa della Tanzania, le promesse fatte da Barack Obama durante
l’ultima tappa del suo viaggio in Africa.
Misna -
Alla visita del presidente americano, che si è conclusa oggi dopo un tributo alle vittime dell’attentato del 1998 contro l’ambasciata statunitense a Dar es Salaam, giornali e portali di informazione locali hanno dedicato molti articoli. Per la maggior parte, però, non si tratta di omaggi emotivi al primo presidente nero della storia degli Stati Uniti ma di asciutti resoconti. In primo piano ci sono le dichiarazioni di Obama sui progressi della “democrazia” in Tanzania, un omaggio a Jakaya Kikwete, dal 2005 un alleato chiave di Washington nella regione.
Altri articoli sono dedicati al programma energetico annunciato dal presidente già in Sudafrica, seconda tappa del suo viaggio dopo il Senegal.
Il piano prevede investimenti americani per sette miliardi di dollari e una collaborazione con governi e società private di diversi paesi sub-sahariani, dal Ghana alla Tanzania. Dar es Salaam, del resto, sarà interessata da un’iniziativa americana tesa a favorire un incremento del commercio tra i cinque paesi della Comunità dell’Africa orientale (Eac). Anche attraverso l’uniformazione dei sistemi doganali, sottolinea il quotidiano Daily News, dovrebbe crescere anche il valore degli scambi americani con la regione; di almeno 40%, a credere ai numeri e alle promesse di Obama.
Misna -
Alla visita del presidente americano, che si è conclusa oggi dopo un tributo alle vittime dell’attentato del 1998 contro l’ambasciata statunitense a Dar es Salaam, giornali e portali di informazione locali hanno dedicato molti articoli. Per la maggior parte, però, non si tratta di omaggi emotivi al primo presidente nero della storia degli Stati Uniti ma di asciutti resoconti. In primo piano ci sono le dichiarazioni di Obama sui progressi della “democrazia” in Tanzania, un omaggio a Jakaya Kikwete, dal 2005 un alleato chiave di Washington nella regione.
Altri articoli sono dedicati al programma energetico annunciato dal presidente già in Sudafrica, seconda tappa del suo viaggio dopo il Senegal.Il piano prevede investimenti americani per sette miliardi di dollari e una collaborazione con governi e società private di diversi paesi sub-sahariani, dal Ghana alla Tanzania. Dar es Salaam, del resto, sarà interessata da un’iniziativa americana tesa a favorire un incremento del commercio tra i cinque paesi della Comunità dell’Africa orientale (Eac). Anche attraverso l’uniformazione dei sistemi doganali, sottolinea il quotidiano Daily News, dovrebbe crescere anche il valore degli scambi americani con la regione; di almeno 40%, a credere ai numeri e alle promesse di Obama.
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