martedì, giugno 18, 2013
Sono almeno 60 le vittime delle piogge torrenziali, avanguardia del monsone estivo, che stanno colpendo ampie aree dell’India.  

Misna - In particolare le regioni settentrionali, dove le zone montane e pedemontane negli Stati settentrionali di Uttarakhand, Uttar Pradesh e Himachal Pradesh sono interessate da ampie inondazioni e, soprattutto, da straripamenti improvvisi dei corsi d’acqua che scendono dall’Himalaya. Nel solo Uttarakhand almeno 30 abitanti sono stati spazzati via dal Gange e dai suoi affluenti. Nel tratto iniziale del corso del fiume, lungo le rive, sono state distrutte centinaia di abitazioni.

Pesantemente interessate anche le regioni pianeggianti. Nello Stato di Haryana decine di villaggi sono sommersi e la stessa capitale Nuova Delhi, che come buona parte del paese ha sofferto un caldo torrido nelle settimane scorse, si trova a rischio inondazione per l’improvviso innalzamento del corso del Yamuna, il fiume che attraversa la città e che nelle ultime ore ha superato il livello di guardia. La grande quantità d’acqua rilasciata da grandi invasi come quello di Hathnikund sta aggravando il rischio di allagamenti, al punto che da ieri sera le autorità cittadine hanno iniziato l’evacuazione delle aree più esposte. Non a rischio ma in difficoltà la popolazione di Mumbai, seconda città dell’India e suo cuore economico e finanziario.

Qui, come in altre aree del paese, le precipitazioni sono state intense al punto da scaricare in pochi giorni il 300% delle piogge abituali nell’intero mese di giugno.


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