Le parrocchie dell’arcidiocesi di Ho Chi Minh City hanno organizzato messe solenni. Card. Phạm Minh Mẫn: segno “dell’amore di Dio per noi”, i martiri “sono morti per la missione” in Vietnam. Alle celebrazioni hanno aderito anche diverse parrocchie di Hanoi e Hue. I martiri di ieri esempio per i cristiani perseguitati di oggi.
Asianews - "In questo Anno della Fede, celebriamo i 25 anni della canonizzazione dei martiri vietnamiti. Attraverso la ricorrenza, possiamo comprendere a fondo l'amore di Dio per noi". È incentrata sui martiri vietnamiti la lettera pastorale ai fedeli del mese di giugno dell'arcivescovo di Saigon, il card. Jean Baptist Phạm Minh Mẫn, che celebra il "sacrificio" dei santi, i quali hanno dato "la loro vita e sono morti per la missione in Vietnam". In risposta all'appello lanciato dal porporato, il 19 giugno scorso le parrocchie dell'arcidiocesi hanno celebrato messe solenni in ricordo dei martiri, cui hanno partecipato centinaia di migliaia di fedeli.
La festa dei martiri vietnamiti, che si celebra ogni anno il 24 novembre, intende ricordare la fede forte e salda di 117 persone - 8 vescovi, 50 sacerdoti, un seminarista e 42 fedeli - che insieme ad altre 300mila cristiani furono fatte uccidere dai re tra il 1638 e il 1886. Tra di essi vi erano anche bambini, giovani, donne e vecchi, tutti massacrati per il diritto negato alla libertà religiosa. Il 19 giugno 1988 il beato Giovanni Paolo II decise di canonizzare e celebrare in un'unica festa annuale il loro estremo sacrificio.
Durante l'omelia p. Dominic Đinh Ngọc Lễ, vicario parrocchiale di Ho Chi Minh City, ha avanzato un parallelo fra uomo e natura: gli alberi "hanno le radici", le acque "hanno le loro fonti" e "noi, che abbiamo gli avi, i nonni, i genitori". Il sacerdote rende onore al sacrificio dei martiri vietnamiti "uccisi per noi oggi. Da loro riceviamo la grazia della Fede e diffondiamo la Buona Novella" alle generazioni future.
Alla giornata di festa si sono unite anche diverse parrocchie di Hanoi e Hue. P. Dominic ricorda che l'esempio e la testimonianza dei martiri sono esempi validi anche oggi, in un momento in cui la Chiesa vietnamita e i fedeli sono vittime di abusi, soprusi e persecuzioni a causa della loro fede. Dagli attivisti cristiani alla blogger cattolica, la repressione - della dissidenza - ha colpito decine di persone negli ultimi mesi; restano poi ancora irrisolte molte questioni legate alle proprietà della Chiesa, che i vertici comunisti nazionali e locali cercano di requisire ricorrendo anche alla forza.
Asianews - "In questo Anno della Fede, celebriamo i 25 anni della canonizzazione dei martiri vietnamiti. Attraverso la ricorrenza, possiamo comprendere a fondo l'amore di Dio per noi". È incentrata sui martiri vietnamiti la lettera pastorale ai fedeli del mese di giugno dell'arcivescovo di Saigon, il card. Jean Baptist Phạm Minh Mẫn, che celebra il "sacrificio" dei santi, i quali hanno dato "la loro vita e sono morti per la missione in Vietnam". In risposta all'appello lanciato dal porporato, il 19 giugno scorso le parrocchie dell'arcidiocesi hanno celebrato messe solenni in ricordo dei martiri, cui hanno partecipato centinaia di migliaia di fedeli.La festa dei martiri vietnamiti, che si celebra ogni anno il 24 novembre, intende ricordare la fede forte e salda di 117 persone - 8 vescovi, 50 sacerdoti, un seminarista e 42 fedeli - che insieme ad altre 300mila cristiani furono fatte uccidere dai re tra il 1638 e il 1886. Tra di essi vi erano anche bambini, giovani, donne e vecchi, tutti massacrati per il diritto negato alla libertà religiosa. Il 19 giugno 1988 il beato Giovanni Paolo II decise di canonizzare e celebrare in un'unica festa annuale il loro estremo sacrificio.
Durante l'omelia p. Dominic Đinh Ngọc Lễ, vicario parrocchiale di Ho Chi Minh City, ha avanzato un parallelo fra uomo e natura: gli alberi "hanno le radici", le acque "hanno le loro fonti" e "noi, che abbiamo gli avi, i nonni, i genitori". Il sacerdote rende onore al sacrificio dei martiri vietnamiti "uccisi per noi oggi. Da loro riceviamo la grazia della Fede e diffondiamo la Buona Novella" alle generazioni future.
Alla giornata di festa si sono unite anche diverse parrocchie di Hanoi e Hue. P. Dominic ricorda che l'esempio e la testimonianza dei martiri sono esempi validi anche oggi, in un momento in cui la Chiesa vietnamita e i fedeli sono vittime di abusi, soprusi e persecuzioni a causa della loro fede. Dagli attivisti cristiani alla blogger cattolica, la repressione - della dissidenza - ha colpito decine di persone negli ultimi mesi; restano poi ancora irrisolte molte questioni legate alle proprietà della Chiesa, che i vertici comunisti nazionali e locali cercano di requisire ricorrendo anche alla forza.
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