Il 15 aprile si è tenuta la maratona di Boston, un evento sportivo che difficilmente verrà dimenticato perché caratterizzato da un evento tragico: l’esplosione di due ordigni che hanno causato 3 morti e 178 feriti. Oggi uno degli attentatori è “osannato” dalle sue fan…
Intorno alle 15 di quel lunedì pomeriggio, a pochi metri dal traguardo, esplode la prima bomba; esattamente 12 secondi dopo, a 170 metri dalla prima, esplode la seconda. Il panico e il terrore si fanno strada tra la folla impazzita e le tante persone ferite, alcune delle quali in modo molto grave. La scena più commovente di quel terribile attentato è Martin Richard, un bambino di soli otto anni, che corre verso il traguardo con le braccia aperte, pronto ad abbracciare il padre che lo aspettava all’arrivo. Martin tra quelle braccia sicure e forti non c’è mai arrivato, perché è morto a causa di quelle bombe. È una scena piuttosto difficile da dimenticare.
Fortunatamente le indagini sono state tempestive, e solo quattro giorni dopo l’attentato l’FBI è stata in grado di rilasciare l’identikit dei sospettati e di arrestare poi uno di loro. Si tratta di due ragazzi ceceni, Dzhokhar Tsarnaev di 19 anni e di suo fratello Tamerlan, poi morto durante un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine americane. Secondo le dichiarazioni rilasciate alla CIA e all’FBI dallo stesso 19enne arrestato, i due ragazzi erano in possesso di altre sei bombe, una ricavata da una pentola a pressione come quella già usata a Boston e altre cinque bombe artigianali che sarebbero dovute esplodere a New York in un secondo attentato che stavano organizzando a Time Square. Sempre secondo le dichiarazioni rilasciate, Dzhokhar Tsarnaev afferma di aver trovato su internet le istruzioni per costruire le bombe e che il piano per l’attentato è stato progettato dal fratello Tamerlan, forte sostenitore dell’Islam. Dzhokhar Tsarnaev ora rischia la pena di morte, o di passare il resto della sua vita in carcere.
Ma perché vi parlo dell’attentato alla maratona di Boston? Perché purtroppo è di pochi giorni fa la notizia, che lascia tutti senza parole, che l’attentatore rimasto in vita è diventato l’idolo indiscusso delle teenagers americane, un idolo da venerare e amare al pari di una vera star di Hollywood, tanto da essere paragonato al bello e famoso Justin Bieder. Eh già, in America ci sono migliaia di ragazzine che esprimono su Facebook e su Twetter il loro amore verso il 19enne attentatore, tanto che la pagina Facebook di Dzhokhar Tsarnaev è invasa da un’infinità di commenti delle sue numerosissime fans che lo definiscono “ bello e affascinante”, altre si dichiarano innamorate e lo vorrebbero vedere libero al più presto. Su Facebook ci sono ben 8mila “mi piace” sul gruppo nato solo da pochissimi giorni e che porta il titolo di “ Dzhokhar Tsarnaev è innocente”. Numerosi poi i tweet inviati al ragazzo per sostenerlo, incoraggiarlo, osannarlo, tra cui spicca quello di una ragazza che si dichiara essere pronta a diventare mussulmana per essergli più vicina. Altri tweet sconcertanti? Una ragazzina dice che nessuno a 19 anni merita di essere richiuso in una stanza di dieci metri per dieci; c’è chi si dichiara pronta a spedirgli dei soldi; chi si dichiara solidale con la tragica azione compiuta; e chi addirittura è disposta a scappare di casa pur di incontrarlo.
Queste affermazioni hanno dell’incredibile: come si può arrivare a tanta stupidità? Come può un essere umano arrivare a non avere rispetto di morti innocenti, di persone ferite, di bambini che non dimenticheranno mai l’accaduto vissuto in prima persona e che per questo avranno la loro vita segnata per sempre e completamente stravolta dal dolore e dalla paura? Un ragazzino di 19 anni, un terrorista aggiungo io, perché questo è, ha deciso della vita di persone innocenti in nome del fanatismo religioso, e viene osannato e amato perché ritenuto bello e intrigante agli occhi di ragazzine senza cervello, incapaci di andare oltre la bellezza del corpo e il culto dell’immagine, sacrificando il rispetto, la dignità e la moralità umana.
Intorno alle 15 di quel lunedì pomeriggio, a pochi metri dal traguardo, esplode la prima bomba; esattamente 12 secondi dopo, a 170 metri dalla prima, esplode la seconda. Il panico e il terrore si fanno strada tra la folla impazzita e le tante persone ferite, alcune delle quali in modo molto grave. La scena più commovente di quel terribile attentato è Martin Richard, un bambino di soli otto anni, che corre verso il traguardo con le braccia aperte, pronto ad abbracciare il padre che lo aspettava all’arrivo. Martin tra quelle braccia sicure e forti non c’è mai arrivato, perché è morto a causa di quelle bombe. È una scena piuttosto difficile da dimenticare.
Fortunatamente le indagini sono state tempestive, e solo quattro giorni dopo l’attentato l’FBI è stata in grado di rilasciare l’identikit dei sospettati e di arrestare poi uno di loro. Si tratta di due ragazzi ceceni, Dzhokhar Tsarnaev di 19 anni e di suo fratello Tamerlan, poi morto durante un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine americane. Secondo le dichiarazioni rilasciate alla CIA e all’FBI dallo stesso 19enne arrestato, i due ragazzi erano in possesso di altre sei bombe, una ricavata da una pentola a pressione come quella già usata a Boston e altre cinque bombe artigianali che sarebbero dovute esplodere a New York in un secondo attentato che stavano organizzando a Time Square. Sempre secondo le dichiarazioni rilasciate, Dzhokhar Tsarnaev afferma di aver trovato su internet le istruzioni per costruire le bombe e che il piano per l’attentato è stato progettato dal fratello Tamerlan, forte sostenitore dell’Islam. Dzhokhar Tsarnaev ora rischia la pena di morte, o di passare il resto della sua vita in carcere.
Ma perché vi parlo dell’attentato alla maratona di Boston? Perché purtroppo è di pochi giorni fa la notizia, che lascia tutti senza parole, che l’attentatore rimasto in vita è diventato l’idolo indiscusso delle teenagers americane, un idolo da venerare e amare al pari di una vera star di Hollywood, tanto da essere paragonato al bello e famoso Justin Bieder. Eh già, in America ci sono migliaia di ragazzine che esprimono su Facebook e su Twetter il loro amore verso il 19enne attentatore, tanto che la pagina Facebook di Dzhokhar Tsarnaev è invasa da un’infinità di commenti delle sue numerosissime fans che lo definiscono “ bello e affascinante”, altre si dichiarano innamorate e lo vorrebbero vedere libero al più presto. Su Facebook ci sono ben 8mila “mi piace” sul gruppo nato solo da pochissimi giorni e che porta il titolo di “ Dzhokhar Tsarnaev è innocente”. Numerosi poi i tweet inviati al ragazzo per sostenerlo, incoraggiarlo, osannarlo, tra cui spicca quello di una ragazza che si dichiara essere pronta a diventare mussulmana per essergli più vicina. Altri tweet sconcertanti? Una ragazzina dice che nessuno a 19 anni merita di essere richiuso in una stanza di dieci metri per dieci; c’è chi si dichiara pronta a spedirgli dei soldi; chi si dichiara solidale con la tragica azione compiuta; e chi addirittura è disposta a scappare di casa pur di incontrarlo.
Queste affermazioni hanno dell’incredibile: come si può arrivare a tanta stupidità? Come può un essere umano arrivare a non avere rispetto di morti innocenti, di persone ferite, di bambini che non dimenticheranno mai l’accaduto vissuto in prima persona e che per questo avranno la loro vita segnata per sempre e completamente stravolta dal dolore e dalla paura? Un ragazzino di 19 anni, un terrorista aggiungo io, perché questo è, ha deciso della vita di persone innocenti in nome del fanatismo religioso, e viene osannato e amato perché ritenuto bello e intrigante agli occhi di ragazzine senza cervello, incapaci di andare oltre la bellezza del corpo e il culto dell’immagine, sacrificando il rispetto, la dignità e la moralità umana.
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