Il presule conosce bene l’amore del pontefice per il Sol Levante: “Aveva pensato di farsi missionario qui, poi i problemi di salute glielo hanno impedito. Ma da cardinale di Buenos Aires ha mandato tanti sacerdoti argentini ad evangelizzare il nostro Paese. Ora lo aspettiamo”.
Nagasaki (AsiaNews) - Il papa Francesco "ama il Giappone, che ricambia questo amore. In diverse occasioni da vescovo e da cardinale ha parlato del suo desiderio di farsi missionario qui, e come capo della diocesi di Buenos Aires ci ha inviato tanti sacerdoti per aiutarci nel cammino di evangelizzazione del Sol Levante. Ora lo aspettiamo per ringraziarlo". A parlare con AsiaNews è l'arcivescovo di Nagasaki, mons. Giuseppe Mitsuaki Takami. Il presule racconta i vari, importanti appuntamenti che attendono la Chiesa giapponese: "Nel 2015 celebreremo il 150° anniversario dell'incontro del padre francese Bernard-Thadée Petitjean, poi vescovo e vicario per il Giappone, con i cristiani giapponesi che si erano resi 'catacombali' per 200 anni. Inoltre l'anno prossimo avremo per la prima volta il nostro Sinodo diocesano: ci stiamo preparando per questo evento, tutto quello che facciamo fa parte di questa preparazione. E vorremmo tanto avere il Santo Padre con noi".
Nel 2015, invece, "sarà il 400esimo anniversario della morte di un samurai molto amato al suo tempo, che per aver abbracciato la nostra fede è stato prima spogliato di tutto e poi ucciso. Noi speriamo che si possa aprire il suo processo di beatificazione, e quella sarebbe una bella data per farlo. Anche qui, speriamo nel sostegno di papa Francesco".
D'altra parte, il Papa ha più volte dimostrato la sua vicinanza con il Sol Levante: "So che voleva essere mandato qui in missione, come tanti gesuiti prima e dopo di lui. Anche l'attuale superiore generale della Compagnia di Gesù, Adolfo Nicolás, ha vissuto in Estremo Oriente dal 1964, per lo più a Tokyo, come insegnante di teologia alla Sophia University e come provinciale dei gesuiti del Giappone. Mentre il nostro Papa una volta è venuto in Giappone a trovare i sacerdoti che aveva mandato qui. Uno di loro è qui a Nagasaki: si chiama Renzo de Luca, ha origini italiane e fa lo storico del cristianesimo in Giappone".
(Nella foto l'allora vescovo Bergoglio alla fine degli anni Ottanta mentre celebra messa in Giappone, nella prefettura di Nagano)
Nagasaki (AsiaNews) - Il papa Francesco "ama il Giappone, che ricambia questo amore. In diverse occasioni da vescovo e da cardinale ha parlato del suo desiderio di farsi missionario qui, e come capo della diocesi di Buenos Aires ci ha inviato tanti sacerdoti per aiutarci nel cammino di evangelizzazione del Sol Levante. Ora lo aspettiamo per ringraziarlo". A parlare con AsiaNews è l'arcivescovo di Nagasaki, mons. Giuseppe Mitsuaki Takami. Il presule racconta i vari, importanti appuntamenti che attendono la Chiesa giapponese: "Nel 2015 celebreremo il 150° anniversario dell'incontro del padre francese Bernard-Thadée Petitjean, poi vescovo e vicario per il Giappone, con i cristiani giapponesi che si erano resi 'catacombali' per 200 anni. Inoltre l'anno prossimo avremo per la prima volta il nostro Sinodo diocesano: ci stiamo preparando per questo evento, tutto quello che facciamo fa parte di questa preparazione. E vorremmo tanto avere il Santo Padre con noi".
Nel 2015, invece, "sarà il 400esimo anniversario della morte di un samurai molto amato al suo tempo, che per aver abbracciato la nostra fede è stato prima spogliato di tutto e poi ucciso. Noi speriamo che si possa aprire il suo processo di beatificazione, e quella sarebbe una bella data per farlo. Anche qui, speriamo nel sostegno di papa Francesco".
D'altra parte, il Papa ha più volte dimostrato la sua vicinanza con il Sol Levante: "So che voleva essere mandato qui in missione, come tanti gesuiti prima e dopo di lui. Anche l'attuale superiore generale della Compagnia di Gesù, Adolfo Nicolás, ha vissuto in Estremo Oriente dal 1964, per lo più a Tokyo, come insegnante di teologia alla Sophia University e come provinciale dei gesuiti del Giappone. Mentre il nostro Papa una volta è venuto in Giappone a trovare i sacerdoti che aveva mandato qui. Uno di loro è qui a Nagasaki: si chiama Renzo de Luca, ha origini italiane e fa lo storico del cristianesimo in Giappone".
(Nella foto l'allora vescovo Bergoglio alla fine degli anni Ottanta mentre celebra messa in Giappone, nella prefettura di Nagano)
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