mercoledì, marzo 06, 2013
Dalla A di Angela alla Z di Zita, ventuno storie di donne sante nelle oltre duecento pagine del prezioso libretto, edito dalle Paoline, scritto da Maria Luisa Eguez

di Nadia Velardo

“Ci sono donne che sono chiamate da sempre a essere solo di Dio. La sete d’amore di una di queste creature non ha tregua finché non affonda in quella del Padre”. Queste parole sono tratte da un testo anonimo – in cui una mamma si rivolge alla propria figlia – che la Eguez ha scelto per aprire il suo libro. E l’idea di raccontare la santità al femminile è nata nell’autrice proprio dal ricordo del dialogo serale tra lei e la sua bambina, sempre smaniosa di conoscere la storia di donne innamorate di Gesù. Nasce così questa raccolta di storie vere, ritratti tratteggiati a parole, di donne salite alla gloria degli altari attraverso percorsi spirituali diversi, donne coraggiose e risolute, disposte a dare la vita per seguire Gesù e dedicarsi pienamente al prossimo.

Questo libro somiglia un po’ ad un registro d’appello, con la risposta alla chiamata del Maestro, in ordine alfabetico, in ogni tempo e in ogni luogo. La lettura è scorrevole, le storie scivolano via come fiabe ma lasciano dentro forza e conforto, facendo respirare il Cielo sulla terra. E poi c’è un appello dentro l’appello. Al sì della Donna per eccellenza, Maria, sono dedicate ventuno parole, una per ogni lettera dell’alfabeto, a partire dalla Q dell’ordine generale: Qedoshah (santa in ebraico), un’umile e determinata mamma di duemila anni fa, una donna vera, decisa, la santa delle sante. Esempio di quella santità femminile riflessa, nel corso dei secoli, in tutte le protagoniste del libro e non solo.

Tra le pagine, le donne determinate e forti, nelle loro diversità di carisma, rappresentano un ideale concreto da prendere a modello. Le loro storie fanno riflettere e possono aiutare nella ricerca di un senso della vita. Un libro che, in quest’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI, può essere una guida per rendere più consapevole e rinvigorire il proprio credo, attraverso testimoni di una fede dolce e tenace, al femminile.

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