Lo ‘Stato islamico d’Iraq’ (Isi) che raggruppa gli insorti sunniti affiliati ad al Qaida nel paese, ha rivendicato gli attentati a catena verificatisi ieri in diversi quartieri perlopiù sciiti di Baghdad, che hanno causato secondo le ultime stime in circolazione, 52 morti.  

Misna - “Quello che avete subito ieri non è che un assaggio e sarà seguito dalla vendetta per coloro che avete assassinato” ha annunciato il gruppo in un comunicato diffuso via Internet sui forum jihadisti nel giorno del decimo anniversario dall’inizio dell’invasione americana nel paese. L’Isi precisa inoltre di aver messo a segno gli attentati “per rispondere alle dichiarazioni del ministro della Giustizia”, lo sciita Hassan al Shimari, che pochi giorni fa aveva assicurato la prosecuzione delle esecuzioni dei condannati a morte. Lo scorso anno il sistema carcerario ha eseguito 129 condanne capitali, nonostante le pressioni e gli appelli da parte della Comunità internazionale che chiede al governo di Baghdad una moratoria sulla pena di morte.

Per la ricorrenza odierna le autorità non hanno previsto alcuna cerimonia commemorativa mentre è probabile che una celebrazione si terrà il 9 aprile prossimo, anniversario della caduta di Baghdad che segnò la fine del regime di Saddam Hussein.