Ci aspetta una storica remontada o l’impresa che mette fine ad un’era?
L’appuntamento per la storia è martedì alle 20.45 al Nou Camp di Barcellona: da una parte lo squadrone blaugrana che tenterà di ribaltare lo 0-2 dell’andata e cancellare in una notte la crisi dell’ultimo mese, dall’altra l’undici rossonero che proverà a bloccare di nuovo Messi e compagni per portare a casa una qualificazione inaspettata (almeno prima della partita d’andata!). Poi invece a San Siro è successo l’impensabile: Milan perfetto che non concede nessuno spazio al Barça, Messi ingabbiato, Abbiati clamorosamente mai impegnato e gol di Boateng e Muntari a sigillare una partita ineccepibile per la squadra di mister Allegri (fino a quel momento sulla graticola e ora invece considerato la guida perfetta per il Milan).
Ma al Nou Camp servirà comunque un’altra impresa, perché il Barça trascinato dai suoi tifosi può trasformarsi, in un campo di gioco fra l’altro più largo che favorisce il gioco avvolgente dei frombolieri spagnoli: i proclami di remontada sono già partiti la scorsa settimana (anche se pure con l’Inter a Barcellona fecero lo stesso…). Per cui sarà necessario un altro Milan formato-gladiatore, che dovrà difendersi con intelligenza ma anche sfruttare la prevedibile ansia che col passare dei minuti prenderà i giocatori blaugrana: per cui non solo barricate da parte dei rossoneri, ma anche quelle ripartenze che tanto male hanno fatto all’andata alla squadra di Vilanova. Stavolta non ci sarà Pazzini, fermato da un infortunio al ginocchio e sostituito da uno dei due giovanissimi Niang e Bojan (ex della partita), ma potrebbe essere naturalmente la partita di El Shaarawy, che nel match più importante della sua pur brevissima carriera dovrà dimostrare di poter essere Faraone anche in Europa. Per l’Italia è sicuramente la possibilità di prendersi qualche rivincita sul calcio spagnolo, vendicando magari il 4-0 della finale dell’Europeo e iniziando una risalita che dovrà portarci a riconquistare un posto in Champions League.
di Fabio Vitucci
L’appuntamento per la storia è martedì alle 20.45 al Nou Camp di Barcellona: da una parte lo squadrone blaugrana che tenterà di ribaltare lo 0-2 dell’andata e cancellare in una notte la crisi dell’ultimo mese, dall’altra l’undici rossonero che proverà a bloccare di nuovo Messi e compagni per portare a casa una qualificazione inaspettata (almeno prima della partita d’andata!). Poi invece a San Siro è successo l’impensabile: Milan perfetto che non concede nessuno spazio al Barça, Messi ingabbiato, Abbiati clamorosamente mai impegnato e gol di Boateng e Muntari a sigillare una partita ineccepibile per la squadra di mister Allegri (fino a quel momento sulla graticola e ora invece considerato la guida perfetta per il Milan).
Ma al Nou Camp servirà comunque un’altra impresa, perché il Barça trascinato dai suoi tifosi può trasformarsi, in un campo di gioco fra l’altro più largo che favorisce il gioco avvolgente dei frombolieri spagnoli: i proclami di remontada sono già partiti la scorsa settimana (anche se pure con l’Inter a Barcellona fecero lo stesso…). Per cui sarà necessario un altro Milan formato-gladiatore, che dovrà difendersi con intelligenza ma anche sfruttare la prevedibile ansia che col passare dei minuti prenderà i giocatori blaugrana: per cui non solo barricate da parte dei rossoneri, ma anche quelle ripartenze che tanto male hanno fatto all’andata alla squadra di Vilanova. Stavolta non ci sarà Pazzini, fermato da un infortunio al ginocchio e sostituito da uno dei due giovanissimi Niang e Bojan (ex della partita), ma potrebbe essere naturalmente la partita di El Shaarawy, che nel match più importante della sua pur brevissima carriera dovrà dimostrare di poter essere Faraone anche in Europa. Per l’Italia è sicuramente la possibilità di prendersi qualche rivincita sul calcio spagnolo, vendicando magari il 4-0 della finale dell’Europeo e iniziando una risalita che dovrà portarci a riconquistare un posto in Champions League.
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