mercoledì, febbraio 13, 2013
Atteso discorso all’Unione del presidente degli Stati Uniti.

Radio Vaticana - Parlando ieri a Washington, di fronte al Congresso e a tutta la Nazione, Barack Obama ha lanciato la sua nuova agenda esortando a varare riforme audaci: alzare il salario minimo, una fiscalità più giusta, la legge sulle armi e sull’immigrazione. Ma anche scuola, energie rinnovabili, infrastrutture e lotta al cambiamento climatico. Obiettivi ambiziosi di un programma decisamente riformista che prevede un forte intervento del governo sull'economia. Il bilancio sullo stato della nazione comincia con le cose fatte: il rientro dei soldati dall’Afganistan, la ripresa economica, con sei milioni nuovi posti di lavoro, e grandi industrie come Apple e Ford tornate a produrre negli States. Ma non ci si può fermare l’obiettivo è "attirare più investimenti facendo dell'America una calamita grazie a una rinnovata attenzione per scuola e ricerca”. In politica estera manda un duro avvertimento alla Corea del Nord e rilancia la trattiva con la Russia sulle testate nucleari. Conclude sul dramma della violenza con le armi e sfida il Congresso dove la lobby delle armi è forte: "I genitori dei bambini di Newtown hanno diritto a un vostro voto su quest'argomento" e conclude "se qualcuno vuole votare contro, lo faccia a viso aperto". (Da Washington, Francesca Baronio) ascolta 

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