venerdì, febbraio 22, 2013
Suscita commozione l’incredibile storia di una giovane artista che è riuscita a rendere la sua sedia a rotelle un veicolo sottomarino per effettuare strabilianti avventure subacquee

di Paola Bisconti

Quando nel 1996 Sue Austin è rimasta immobilizzata su una sedia a rotelle si è sentita crollare il mondo addosso: era convinta che la vita le sarebbe scivolata via perché costretta a condurre un’esistenza piena di restrizioni, invece così non è stato. La sua sedia a rotelle che lei chiama “Portale” è diventata hi-tech in seguito ad un sofisticato lavoro realizzato da un’equipe di studiosi ed esperti di immersione che hanno installato sulla sedia due motori a propulsione, una pinna e un pedale che funziona come fosse un timone. Grazie a questa invenzione dal 2005 Sue può fluttuare nei fondali marini e spalancare le braccia tra i pesci multicolori e i coralli, ruotare a testa in giù e volteggiare come una sirena lasciando ondeggiare la chioma dei suoi rossi capelli.

La sedia a rotelle hi-tech ha permesso alla ragazza americana di inventare un modo insolito per convivere con il proprio handicap e accettarlo con più consapevolezza: Sue Austin è infatti riuscita a considerare la diversità come una potenzialità da sfruttare, tanto da realizzare un’originale performance di grande impatto emotivo. I filmati che immortalano le avventure subacquee della sirenetta sono visibili nel sito “Creating the spectacle” dove i volteggi di Sue Austin suscitano fascino e meraviglia. Qui potete guardarne uno:



La “sirenetta” ha potuto effettuare addirittura un’immersione nel Mar Rosso di circa 20 minuti dopo un lungo periodo di prove e allenamenti. Inoltre Sue in passato ha dimostrato di avere tanta abilità con la sedia a rotelle e anche molta fantasia, dato che ha realizzato con le ruote del suo mezzo enormi forme tondeggianti su vasti prati verdi e ha dipinto su grandi fogli di carta. Attraverso l’arte e l’ingegno Sue Austin ha dato il via all’iniziativa “Freewheeling”, che mira a promuovere progetti artistici rivolti ai disabili che intendono raggiungere nuovi traguardi senza alcun tipo di limite. Con l’obiettivo di divulgare il più possibile le sue ammirevoli idee Sue Austin ha presentato lo scorso anno in occasione delle Paraolimpiadi di Londra un prototipo del veicolo acquatico denominato “Testing the water”, una sedia a rotelle con un telaio in titanio per evitare che si arrugginisca a contatto con l’acqua.

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