martedì, gennaio 01, 2013
Capodanno 2013, si rinnova la triste tradizione dei feriti legati ai botti illegali e non, troppo spesso in mano a bambini. La Polizia: “Attenzione ai botti inesplosi”

di Chiara Bartoli

Purtroppo a Capodanno, come ogni anno, una delle notizie più tristi è quella di feriti o morti, spesso minorenni, causati dai botti di fine anno. E anche questo Capodanno 2013 non si sottrae alla tradizione: innumerevoli feriti che hanno macchiato di sangue la nostra nazione da nord a sud, tra cui 53 bambini rimasti feriti a causa di esplosivi. Due persone, inoltre, hanno perso la vita nella giornata di ieri. La prima è Pasquale Zacchia, originario del casertano, precisamente di Pontelatone. Il ristoratore di 51 anni era intento a testare i botti quando un razzo gli è improvvisamente esploso in mano ferendolo alla testa. L’uomo, nonostante sia stato prontamente condotto all’ospedale di Caserta, non ce l’ha fatta. Antonio Serino, di 49 anni, originario di Montefusco (Avellino), si trovava invece in una villa di San Martino Sannita nel beneventano quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. E’ deceduto all’istante.

A Milano un bambino di 11 anni ha perso tre dita di una mano ed è rimasto ferito ad altre due per aver raccolto un petardo inesploso. Sempre nel Milanese, a Cisanello Balsamo, un uomo è rimasto ferito non gravemente da una fucilata alla gamba, mentre a Paderno Dugnano un uomo è rimasto ferito al volto per un petardo esplosogli in faccia. A Catania, i feriti a causa dei botti sono nove, tre dei quali ancora in prognosi riservata. I più gravi sono ricoverati nel reparto di Oculistica del Policlinico per schegge negli occhi. Il bilancio dei feriti della capitale, invece, si attesta a nove persone. Mentre a Genova un bambino di nove anni è rimasto ustionato alla schiena dai fuochi di artificio che stava lanciando insieme ad altri bambini ed adulti.

Nel reggiano, a Poviglio, un uomo è stato colpito dal suo stesso fucile da caccia: l’artigiano di 63 anni ha esploso un colpo che è deflagrato all’interno della camera di cartuccia, provocando allo sparatore lesioni alla mano destra. L’uomo, soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale di Reggio Emilia, è stato inoltre denunciato dai carabinieri di Castelnovo Sotto con l’accusa è di esplosioni pericolose.

Nelle province di Bari e di Barletta Andria Trani sono otto le persone rimaste ferite. Il più grave, residente ad Acquaviva delle Fonti (Bari), è stato ricoverato a causa di un petardo che lo ha ferito al volto. Nei quartieri popolari di Bari,in particolare nel quartiere Libertà, nonostante il divieto del sindaco Michele Emiliano, non sono mancati i botti. Anzi il sindaco, che si era espresso contro gli esplosivi per la seconda volta, è stato deriso dai concittadini, che hanno addirittura allestito in strada un banchetto con una caricatura del sindaco. In Calabria infine il bilancio è di dieci feriti.

La Polizia in una nota fa sapere che "i dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti di Capodanno evidenziano, ancora una volta, come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all'uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali”. Nella nota inoltre si legge che “un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici ‘bombaroli’ rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli. Un richiamo forte viene fatto affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli". Non è da trascurare l’attività preventiva operata dalla polizia, che in vista del capodanno ha denunciato 261 persone e sequestrato147 lanciarazzi, 9 armi comuni da sparo e 18.000 munizioni.

Il dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale informa che il numero dei feriti è diminuito rispetto allo scorso anno: 561 a dispetto dei 362 odierni. Nonostante questa piccola nota positiva, restano da condannare tutti coloro che fanno uso sconsideratamente di botti illegali o “fai-da-te” e coloro che espongono i propri bambini a rischi notevoli.

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