lunedì, novembre 26, 2012
Anche nel nostro Paese le sit-com americane conquistano sempre più fans, attratti da una satira spesso demenziale. Molto diversa dall’arte dell’illustrazione, che in Italia festeggia i suoi 150 anni

di Paola Bisconti

I cartoni animati sono nati da ingegnosi illustratori che hanno avuto l’intuizione di donare una voce ai personaggi disegnati e renderli “vivi”. Negli anni ‘90 la forte parodia degli avvenimenti politici, la dissacrante rappresentazione della classica famiglia e lo stravolgimento dei ruoli precostituiti della società hanno dato vita ad una serie di spettacoli televisivi poco educativi e per questo decisamente inadatti alla visione per bambini. Sono cartoni animati seguiti con costanza e dedizione soprattutto dagli adulti e che hanno generato un vero e proprio business: i Simpson, Family Guy, South Park, i Griffin, American Dad, seppur censurati in molti paesi e banditi in Russia, Cina e Giappone, sono diventati fenomeni mediatici e hanno reso la Fox una delle più grandi case produttrici statunitensi. Family Guy, per fare un esempio, ha siglato il più ricco contratto televisivo di sempre con 100 milioni di dollari.

Anche l’Italia non si è fatta perdere la grande occasione di conoscere personaggi come Homer Simpson, un uomo pigro, inetto, che strafoga cibo e birra e non è in grado di gestire i problemi dei figli adolescenziali. Le serie americane sono trasmesse da noi sui canali Mediaset nel primo pomeriggio, quando molti bambini guardano la tv. Tale scelta è stata duramente criticata dall’associazione Moige, Movimento italiano genitori, che si è opposta alla messa in onda di vari programmi. I film-cartoni affrontano fra l’altro affrontano, non sempre in modo opportuno, temi delicati come il terrorismo, il sesso, il razzismo, la religione, la pedofilia. Mediaset è già stata sanzionata nel 2006 dall’Agcom, autorità per le garanzie delle telecomunicazioni, pagando una multa di 26.000 euro per l’oscenità e la rozzezza dei dialoghi degli spettacoli televisivi definiti “i più irriverenti e impertinenti mai andati in onda”.

Chi è stanco di assistere allo squallore della “cattiva maestra televisione”, come sosteneva il filosofo Karl Popper, non esiterà a spegnere lo schermo e scegliere di visitare gratuitamente la splendida mostra “Da Pinocchio a Harry Potter” allestita presso le sale viscontee del Castello Sforzesco di Milano: la casa editrice Salani ha esposto il proprio archivio storico composto da 30.000 disegni e tavole originali dei maggiori illustratori italiani ed europei realizzati dal 1862 al 2012. Fino al 6 gennaio intere famiglie potranno ammirare l’arte e cogliere attraverso un disegno le sfumature della vita, che non è solo quella propinata dai cartoon, spesso demenziali, per adulti.

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