L'Istituto nazionale di urbanistica (sezione toscana) per cercare di smuovere le acque sulle riforma della legge 1/2005 e di dare al contempo impulso alla Regione che si trova in una sorta di impasse legislativo, ha organizzato il seminario "Quale governo per il territorio toscano?", che si è tenuto nel pomeriggio a Firenze.
Greenreport - «Dopo un biennio di interventi settoriali sul governo del territorio, con sedici modifiche espresse alla legge regionale 1/05 che hanno cambiato frammentariamente l'intero quadro, occorre un intervento organico e innovativo del corpo normativo - ha dichiarato Enrico Amante, presidente di Inu Toscana - È necessario semplificare i procedimenti e gli strumenti, introdurre nuovi istituti, quali i crediti edilizi e la perequazione territoriale, per liberare il piano dalla burocrazia e tornare ad occuparsi di disegno urbano e territoriale». L'assessore regionale all'urbanistica Anna Marson (nella foto) presente al convegno insieme a numerosi amministratori, ha spiegato i motivi dei ritardi che hanno impedito alla nuova legge di vedere la luce.
«Stiamo lavorando da quasi due anni alla riforma sistematica della legge regionale 1/2005. Abbiamo dovuto interrompere la revisione più volte anche a causa dei decreti legislativi promossi dal Governo, provvedimenti che richiedevano di essere trattati dall'ordinamento regionale, pena la deregolazione di alcune materie decisive. Man mano che la revisione della L.R. 1/2005 è proceduta - ha aggiunto l'assessore - sono peraltro emersi nuovi elementi da considerare alla luce del mutato scenario economico e politico nazionale per cui stiamo rimettendo mano ad alcune parti della legge che inizialmente non pensavamo di dover rivedere».
Ma per Inu Toscana, che nell'occasione ha presentato un documento di posizione redatto al termine di un lungo confronto dell'Istituto con operatori economici, mondo accademico, ordini professionali ed associazioni ambientaliste «occorre dedicarsi alla costruzione di un nuovo sistema che recuperi condivisione tra attori pubblici e privati, con la finalità di governare il territorio in un nuovo collettivo» ha concluso Amante. «Posso assicurare comunque - ha ribadito Marson - che il nostro intervento è a buon punto e Inu Toscana sarà parte attiva del processo».
In mattinata l'assessore, intervenendo al convegno organizzato dall'Ance (Associazione nazionale costruttori edili) in Palazzo Vecchio sul tema "Governo del territorio: riscriviamo le regole" ha dichiarato: «Il grande tema da affrontare oggi è capire come salvare la pianificazione urbanistica che, nei casi migliori, è riuscita a riequilibrare almeno in parte il rapporto tra rendite individuali, profitti di impresa e benefici collettivi, come promuovere le capacità di innovazione progettuale, come garantire la partecipazione della popolazione alle diverse alternative progettuali, come incentivare l'innovazione edilizia e come aumentare la consapevolezza dell'importanza del paesaggio, che costituisce un valore aggiunto specifico, soprattutto in Toscana, e non delocalizzabile».
Greenreport - «Dopo un biennio di interventi settoriali sul governo del territorio, con sedici modifiche espresse alla legge regionale 1/05 che hanno cambiato frammentariamente l'intero quadro, occorre un intervento organico e innovativo del corpo normativo - ha dichiarato Enrico Amante, presidente di Inu Toscana - È necessario semplificare i procedimenti e gli strumenti, introdurre nuovi istituti, quali i crediti edilizi e la perequazione territoriale, per liberare il piano dalla burocrazia e tornare ad occuparsi di disegno urbano e territoriale». L'assessore regionale all'urbanistica Anna Marson (nella foto) presente al convegno insieme a numerosi amministratori, ha spiegato i motivi dei ritardi che hanno impedito alla nuova legge di vedere la luce.
«Stiamo lavorando da quasi due anni alla riforma sistematica della legge regionale 1/2005. Abbiamo dovuto interrompere la revisione più volte anche a causa dei decreti legislativi promossi dal Governo, provvedimenti che richiedevano di essere trattati dall'ordinamento regionale, pena la deregolazione di alcune materie decisive. Man mano che la revisione della L.R. 1/2005 è proceduta - ha aggiunto l'assessore - sono peraltro emersi nuovi elementi da considerare alla luce del mutato scenario economico e politico nazionale per cui stiamo rimettendo mano ad alcune parti della legge che inizialmente non pensavamo di dover rivedere».
Ma per Inu Toscana, che nell'occasione ha presentato un documento di posizione redatto al termine di un lungo confronto dell'Istituto con operatori economici, mondo accademico, ordini professionali ed associazioni ambientaliste «occorre dedicarsi alla costruzione di un nuovo sistema che recuperi condivisione tra attori pubblici e privati, con la finalità di governare il territorio in un nuovo collettivo» ha concluso Amante. «Posso assicurare comunque - ha ribadito Marson - che il nostro intervento è a buon punto e Inu Toscana sarà parte attiva del processo».
In mattinata l'assessore, intervenendo al convegno organizzato dall'Ance (Associazione nazionale costruttori edili) in Palazzo Vecchio sul tema "Governo del territorio: riscriviamo le regole" ha dichiarato: «Il grande tema da affrontare oggi è capire come salvare la pianificazione urbanistica che, nei casi migliori, è riuscita a riequilibrare almeno in parte il rapporto tra rendite individuali, profitti di impresa e benefici collettivi, come promuovere le capacità di innovazione progettuale, come garantire la partecipazione della popolazione alle diverse alternative progettuali, come incentivare l'innovazione edilizia e come aumentare la consapevolezza dell'importanza del paesaggio, che costituisce un valore aggiunto specifico, soprattutto in Toscana, e non delocalizzabile».
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