Afghanistan nel sangue. Spari e colpi di anti-carro contro una pattuglia mista di militari italiani e afgani nella provincia calda di Farah. Ucciso un alpino di 24 anni, ed un soldato afgano. Il servizio è di Salvatore Sabatino: ascolta  

Radio Vaticana - Si chiamava Tiziano Chierotti, aveva 24 anni ed era in Afghanistan da soli due mesi; un sogno, quello del caporale sanremese, che si era realizzato, perché da sempre fare una missione all’estero era stato il suo desiderio; desiderio che si è trasformato in incubo, ieri, nella regione di Farah, dove la pattuglia mista nella quale viaggiava è stata attaccata dai ribelli. Tre suoi commilitoni sono rimasti feriti, come lui, anche se già dai primi momenti la sua situazione era risultata la più critica. Appena giunto all’Ospedale di Farah, infatti, l’alpino è morto per il repentino peggioramento del quadro clinico. Nello stesso attacco ha perso la vita un altro militare, di nazionalità afghana. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sull'accaduto. Attentato con finalità di terrorismo il reato configurato dagli inquirenti, che sono ora in attesa di una serie di informative sulla dinamica della sparatoria. Unanime il cordoglio del mondo istituzionale per la morte del caporale, che è la 52.ma vittima italiana dall’inizio del conflitto in Afghanistan.