giovedì, agosto 02, 2012
Il docente accusato di abusi sessuali su minori è ora in carcere a Piacenza. In questi anni ha girato molte scuole: possibile che nessuno sapesse e nessuno abbia segnalato le sue abitudini sessuali ai vari dirigenti? Qualcuno ha coperto il docente? Perché?

di Alberto Giannino

Un docente di Informatica di 46 anni dell'Istituto d'Istruzione Superiore “G.D. Romagnosi” di Piacenza è stato arrestato: secondo l'accusa avrebbe tentato di abusare sessualmente di una ragazzina di 14 anni e avrebbe invece abusato di un'altra di 15 anni, che ha interrotto la relazione, durata anni, solo quando ha scoperto la relazione con la 14enne. “Quando ho saputo del suo arresto - ha continuato la ragazza, oggi ventenne - mi sono sentita morire. Ho avuto al fianco una persona che esisteva solo nella mia mente e che pensavo mi amasse». La notizia dell’arresto è stata uno choc: “Non ci volevo credere – ricorda – ma poi il mondo mi è crollato addosso vedendo i dettagli che venivano forniti via via dalla polizia”. “Abbiamo avuto – continua la ragazza che conobbe il prof al liceo classico Gioia di Piacenza - una relazione da quando avevo 15 anni fino al suo arresto. Non sapevo che contemporaneamente avesse anche un altro rapporto con una mia coetanea, l’ho scoperto soltanto dopo. Il nostro legame è nato in aula: mi faceva complimenti e battute, la buttava sulla sfida e sul fatto che le donne non fossero portate per l’informatica. Io invece volevo dimostrargli che non era così. E da lì mi ha chiesto se volessi essere riaccompagnata a casa in macchina. Poi è nata una relazione d’amore, perché io ho davvero amato questa persona per tutti questi anni".

Ha amato un fantasma, un uomo dalle mille facce. “Mi diceva che la nostra storia sarebbe venuta allo scoperto un giorno. Mi diceva che con la moglie lui era un separato in casa, ma che restava lì solo per essere un buon padre con i suoi figli. Intanto, invece, aveva altre relazioni”. E ancora: “Io l’ho amato davvero e senza chiedere nulla in cambio, nemmeno i voti. Un giorno mi chiese se poteva accompagnarmi a casa e da lì nacque la storia. Diceva di amarmi, che il nostro era un amore speciale. Mi sono ritrovata nelle immagini (mostrate dalla polizia dopo l’arresto, ndr) della ragazza che lo aspettava in strada perché anch’io dovevo fare così: lui arrivava in auto e io salivo, poi ci appartavamo in posti vicino alla città”. La ragazza ha detto di aver tenuto segreta la storia «anche per il mio bene. Ma poi sono stata delusa quando lui disse no, come invece aveva promesso, alla dichiarazione pubblica del nostro amore. Certo – riprende – anche a me arrivavano le voci su di lui, ma pensando che riguardassero me, cercavo di sminuire, anche perché pensavo di essere l’unica e non mi sono mai posta il problema dell’esistenza di altre. Era un rapporto sulla fiducia e se io discutevo alcuni suoi atteggiamenti lui mi faceva sentire in colpa, perché mi diceva che io dubitavo della sua fedeltà”. La relazione tra il professore e la studentessa è testimoniata anche da una lettera scritta dall’uomo e consegnata alla ragazza. "Io sono come un seminatore, appassionato e curioso - si legge nella lettera - Nei giorni, nei mesi, negli anni spargo il mio buon seme con entusiasmo senza risparmio di energie. La speranza è che cada in un buon terreno, che sia la stagione giusta... Grazie - continua il docente - per essere stata buona terra e aver fatto crescere frutti così straordinari".

Nell'Istituto ci sarebbero anche altri episodi riconducibili al docente arrestato. Per esempio durante un viaggio d'istruzione il professore si sarebbe infilato nel letto vuoto di una ragazza senza ottenere risultati. In un'assemblea studentesca una ragazza avrebbe parlato del comportamento scorretto e grave del docente. Ora il docente è rinchiuso nel carcere di Piacenza.

Intanto, proseguono le indagini della Squadra mobile di Piacenza. Il dirigente Stefano Vernelli ha parlato finora con una trentina di ragazze, che si sono rivolte alla Questura dopo l’arresto. Un’indagine, però, che ha trovato diverse difficoltà e resistenze, soprattutto all’interno del mondo della scuola (l’uomo aveva insegnato in diversi istituti), restio, in una città di provincia, ad ammettere una vicenda del genere. Perché le voci su quel prof giravano da tempo, da anni. Si pensa che l’uomo, ossessionato dalle teenager, usasse questi sistemi da almeno un decennio.

A scuola il docente dovrebbe educare, trasmettere cultura e formare le nuove generazioni. Qui invece siamo di fronte a un caso di un docente depravato, inadeguato e forse addirittura coperto da qualche collega, se non da qualche preside… Ora per fortuna il prof è stato sospeso dall’insegnamento dall’Ufficio Scolastico provinciale di Piacenza: è accusato di violenza sessuale su minori e di tentata violenza su un’altra studentessa. Ma, come detto, le testimonianze aumentano e non si escludono altre denunce.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa