Misna - Il riferimento è alle isole Malvinas/Falklands sotto controllo inglese, ma rivendicate dall’Argentina. “Stiamo chiedendo poco, semplicemente parlare” ha detto la presidente argentina aggiungendo: “Non stiamo chiedendo che ci diano ragione ma che si siedano a un tavolo a dialogare”. Il discorso di Fernández arriva a pochi giorni dalla notizia di una consultazione popolare sullo “status politico” dell’arcipelago, convocata nel 2013 e annunciata da Gavin Short, presidente dell’Assemblea autonoma delle Falklands, occupate da Londra nel 1833; decisione che giunge a ridosso del 30° anniversario della fine della guerra che oppose i due paesi nel 1982, conclusa con la vittoria inglese.

Il referendum ha raccolto diverse critiche e suscitato polemiche nel paese sudamericano perché, come ha detto il presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, Guillermo Carmona, l’Argentina “respinge la possibilità dell’autodeterminazione da parte di gente che si è insediata, come quella britannica”.

Il discorso della presidente a New York cerca però di spingere la questione più avanti e fa riferimento alla risoluzione dell’Onu 2065 che esorta i due governi ad aprire un negoziato per risolvere l’annosa disputa territoriale.