Nel libro di Pier Luigi Guiducci (Edizioni San Paolo 2012) il racconto della vita di un uomo di Dio, un operaio della vigna, un missionario nei luoghi scelti dal Signore, un'umile servo che fino all'ultimo ripeté il suo "grazie" a chi lo aiutava.
Nella storia dell'assistenza in Italia un posto particolare è occupato da quei fondatori che hanno preceduto l'intervento pubblico e che, anticipando i tempi, hanno impresso una radicale svolta, a fronte di politiche insistenti, sui processi di istituzionalizzazione in macro-strutture. Tra questi pionieri si inserisce a pieno titolo la figura di un sacerdote, mons. Enrico Nardi, della diocesi di Fiesole. La vita di questo prete non è mai stata facile: la famiglia viveva in una condizione economica difficile. Malgrado ciò, grazie al sostegno decisivo della mamma, egli riuscì ad arrivare all'ordinazione e a incominciare nelle parrocchie la sua esperienza di presbitero.
A seguito di un personale cammino di riflessione, e "provocato" da esperienze ove comprese le urgenti esigenze di protezione e cura dei disabili, don Nardi riuscì a fondare in Italia la prima casa famiglia per disabili nel 1964. Questa iniziativa, appoggiata dall'Opera Assistenza Malati Impediti (altra "creatura" del prete fiesolano, attiva nel 1965), sarà successivamente seguita da molte altre case-famiglia, centri diurni, aree di riabilitazione, laboratori protetti, luoghi di ricerca scientifica...
Per ricordare il proprio fondatore (nato nel 1916 e deceduto a Firenze nel 2009) l'OAMI ha chiesto al prof. Pier Luigi Guiducci, professore di storia della Chiesa presso le università romane Salesiana e Lateranense, di scrivere un libro con l'obiettivo non facile di far comprendere il don Nardi storico, cioè l'uomo di Dio, l'operaio della vigna, il missionario nei luoghi scelti dal Signore, l'umile servo che fino all'ultimo ripete il suo "grazie" a chi lo aiuta. Ne è derivato un libro agile e coinvolgente, ricco di storia e di spiritualità, profondamente umano. Non c'è trionfalismo. Non c'è retorica. Tutto è raccontato in modo sintetico e immediato. Per questo lo segnaliamo vivamente ai nostri lettori.
di Carlo Mafera
Nella storia dell'assistenza in Italia un posto particolare è occupato da quei fondatori che hanno preceduto l'intervento pubblico e che, anticipando i tempi, hanno impresso una radicale svolta, a fronte di politiche insistenti, sui processi di istituzionalizzazione in macro-strutture. Tra questi pionieri si inserisce a pieno titolo la figura di un sacerdote, mons. Enrico Nardi, della diocesi di Fiesole. La vita di questo prete non è mai stata facile: la famiglia viveva in una condizione economica difficile. Malgrado ciò, grazie al sostegno decisivo della mamma, egli riuscì ad arrivare all'ordinazione e a incominciare nelle parrocchie la sua esperienza di presbitero.
A seguito di un personale cammino di riflessione, e "provocato" da esperienze ove comprese le urgenti esigenze di protezione e cura dei disabili, don Nardi riuscì a fondare in Italia la prima casa famiglia per disabili nel 1964. Questa iniziativa, appoggiata dall'Opera Assistenza Malati Impediti (altra "creatura" del prete fiesolano, attiva nel 1965), sarà successivamente seguita da molte altre case-famiglia, centri diurni, aree di riabilitazione, laboratori protetti, luoghi di ricerca scientifica...
Per ricordare il proprio fondatore (nato nel 1916 e deceduto a Firenze nel 2009) l'OAMI ha chiesto al prof. Pier Luigi Guiducci, professore di storia della Chiesa presso le università romane Salesiana e Lateranense, di scrivere un libro con l'obiettivo non facile di far comprendere il don Nardi storico, cioè l'uomo di Dio, l'operaio della vigna, il missionario nei luoghi scelti dal Signore, l'umile servo che fino all'ultimo ripete il suo "grazie" a chi lo aiuta. Ne è derivato un libro agile e coinvolgente, ricco di storia e di spiritualità, profondamente umano. Non c'è trionfalismo. Non c'è retorica. Tutto è raccontato in modo sintetico e immediato. Per questo lo segnaliamo vivamente ai nostri lettori.
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