giovedì, aprile 05, 2012
Si punta la pistola sulla tempia e si uccide: avvenimento scioccante nella capitale greca

di Babis Alexandrou

Si tratta di un farmacista in pensione, di 77 anni , che ha messo fine alla sua vita mercoledì alle 8.45 in piazza Syntagma, di fronte al parlamento ellenico. «Ho sentito uno sparo, mi sono voltato e l’ho visto sdraiato per terra», confessa un venditore di biglietti per lotterie, testimone oculare. «Era un uomo tranquillo, un buon padre di famiglia», dice scioccato e in lacrime il presidente dei farmacisti Costas Lourandos. Il suicida ha lasciato la seguente lettera (nella foto) scritta a mano: «Il governo occupazionale di Tsolakoglou ha letteralmente annullato le mie possibilità di sopravvivenza, sostenute da una pensione dignitosa che da 35 anni io solo (senza l’aiuto statale ) pagavo. Siccome la mia età non mi dà la possibilità di un’azione dinamica (senza escludere però che se un greco avesse per primo impugnato un Kalashnikov, il secondo sarei stato io), non trovo un'altra fine dignitosa, prima di iniziare a cercare cibo nelle immondizie. Credo che i giovani senza futuro un giorno impugneranno i fucili e in piazza Sintagma appenderanno a testa in giù i traditori nazionali, come hanno fatto gli italiani nel 1945 a Mussolini (Piazzale Loreto)» .

Tsolakoglou era il nome del primo ministro-fantoccio imposto dai Nazisti nel 1941. In una situazione economica disastrosa, deterioratasi di giorno in giorno, il numero dei suicidi per motivi economici è in continuo aumento (come, purtroppo, in Italia).

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