venerdì, aprile 20, 2012
Secondo quanto affermato dall’avvocato dello Stato indiano, l’operato della polizia del Kerala, che sta bloccando la ripartenza della nave Enrica Lexie, non sarebbe legittimo. Lo riferisce l’Ansa.

E-ilmensile - L’avvocato ha inoltre espresso preoccupazione per la decisione delle autorità del Kerale di impedire la ripartenza della nave, “pur non avendone l’autorità perchè l’incidente (in cui sono morti due pescatori indiani) era avvenuto in acque internazionali”. L’avvocato avrebbe rilasciato la dichiarazione durante un’udienza presso la Corte suprema di New Delhi. Nello specifico, il rappresentante del governo centrale ha detto che la polizia del Kerala non avrebbe la competenza per giudicare il caso o sequestrare la nave e la motivazione starebbe nel fatto che l’incidente è avvenuto oltre il limite delle acque territoriali, oltre cioè 12 miglia nautiche. Sembra che l’India si stia allineando sulla linea difensiva adottata sin dal principio dal team italiano nella battaglia legale dell’Alta Corte dello Stato indiano. Intervenuto in un dibattito televisivo, il “chief minister” del Kerala, Oommen Chandy ha risposto che “ogni azione è stata presa dopo consultazione con il governo centrale. L’incidente è avvenuto nel nostro territorio e abbiamo ogni diritto di applicare le nostre leggi”. La nuova posizione presa dall’avvocato di New Delhi ha sorpreso molti. In tanti, non escludono che a seguito di queste dichiarazioni si possa creare una crisi tra New Delhi e i vertici del Kerala.

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