venerdì, aprile 20, 2012
Decine di migliaia di persone si sono radunate oggi in piazza Tahrir, al Cairo, dove sono confluiti cortei provenienti da diverse zone della città, per un’imponente manifestazione che ha unito un variegato fronte contro il regime militare al potere, considerato comunque legato a quello del deposto Hosni Mubarak.

Misna - Tra la folla, oltre ai liberali e a gruppi dei giovani rivoluzionari, anche salafiti ed esponenti dei Fratelli Musulmani. Una parte della piazza ha chiesto la cancellazione dell’articolo 28 della Dichiarazione costituzionale che definisce inappellabili le decisioni della Commissione per le elezioni presidenziali, che ha bocciato candidati di rilievo in vista del voto del 23 e 24 maggio; altri hanno protestato per l’interferenza dei militari nel processo di stesura della nuova carta costituzionale. Slogan sono stati gridati anche contro le candidature di esponenti del vecchio regime, in particolare contro Omar Soleiman e Ahmed Shafick, tra cori che inneggiavano ad unirsi per “proteggere la rivoluzione”.

Dai Fratelli Musulmani, prima forza politica in parlamento, si è levata un’esortazione a una “seconda rivoluzione” dopo che il loro rappresentante Khairat El Shater è stato escluso dalla competizione elettorale. Sta di fatto che per conoscere la lista ufficiale dei candidati bisognerà attendere il 26 aprile dopo l’esame di diversi ricorsi.

La protesta a Tahrir ha avuto ampia eco nelle piazze di diverse regione dell’Egitto, tra cui Alessandria, dove fonti di stampa parlano di 100.000 manifestanti, il governatorato del Mar Rosso, Aswan, Qalyubia e Suez.

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