Dopo anni di disboscamenti selvaggi, la tendenza sta finalmente rallentando. Un dato positivo, presentato nel corso della giornata di studio per l'anno internazionale delle foreste, organizzata dal Dipartimento terra e ambiente (Dta) del Cnr e dalla Fao.
Almanacco della Scienza - CNR - "Le ragioni di un cauto ottimismo sono molteplici", spiega Enrico Brugnoli, direttore del Dta-Cnr. "Il tasso di deforestazione nel 2000-2010 è sceso a 13 milioni di ettari l'anno. Quello del decennio precedente era di 16 milioni di ettari. Inoltre, nei paesi in via di sviluppo si procede sempre più a rimboschimenti su larga scala, sia per recuperare terreni deforestati sia per occuparne di incolti, spesso scarsamente vocati alla pratica agricola. Una forte spinta in questa direzione arriva dalle aree industrializzate che, per adempiere agli impegni sottoscritti con il protocollo di Kyoto, acquisiscono crediti di carbonio nei paesi in via di sviluppo attraverso riforestazioni di vaste aree".
Nei paesi industrializzati, inoltre, sembra che le foreste siano in espansione, soprattutto nelle zone marginali abbandonate dall'agricoltura e dalla pastorizia. "I rimboschimenti nei paesi in via di sviluppo e l'espansione naturale in quelli avanzati sono quantificati nell'ordine di 7 milioni di ettaro all'anno", continua Brugnoli. "Di fatto non bilanciano i 13 milioni persi, ma danno un segnale confortante sul futuro del pianeta. E anche se molte riforestazioni sono realizzate con singole specie o addirittura con singoli genotipi, e non possono raggiungere livelli di biodiversità paragonabili alle foreste naturali, possono comunque fornire importanti benefici ambientali, primo fra tutti il sequestro del carbonio".
Le foreste occupano il 31% delle terre emerse. Un patrimonio globale di circa 4 miliardi di ettari, in gran parte racchiuso in Brasile, Russia, India, Canada e Usa.
"I fenomeni di deforestazione e di espansione sono legati a fattori politici e culturali, ma la ricerca può dare un contributo importante", conclude Brugnoli. "In questo contesto il Cnr, in particolare con il Dipartimento terra e ambiente, è impegnato in progetti internazionali volti allo studio e alla protezione degli ecosistemi forestali in varie parti del pianeta".
Fonte: Enrico Brugnoli, Dipartimento Terra e ambiente del Cnr, tel. 06/49933836, email direttore.dta@cnr.it
Almanacco della Scienza - CNR - "Le ragioni di un cauto ottimismo sono molteplici", spiega Enrico Brugnoli, direttore del Dta-Cnr. "Il tasso di deforestazione nel 2000-2010 è sceso a 13 milioni di ettari l'anno. Quello del decennio precedente era di 16 milioni di ettari. Inoltre, nei paesi in via di sviluppo si procede sempre più a rimboschimenti su larga scala, sia per recuperare terreni deforestati sia per occuparne di incolti, spesso scarsamente vocati alla pratica agricola. Una forte spinta in questa direzione arriva dalle aree industrializzate che, per adempiere agli impegni sottoscritti con il protocollo di Kyoto, acquisiscono crediti di carbonio nei paesi in via di sviluppo attraverso riforestazioni di vaste aree".Nei paesi industrializzati, inoltre, sembra che le foreste siano in espansione, soprattutto nelle zone marginali abbandonate dall'agricoltura e dalla pastorizia. "I rimboschimenti nei paesi in via di sviluppo e l'espansione naturale in quelli avanzati sono quantificati nell'ordine di 7 milioni di ettaro all'anno", continua Brugnoli. "Di fatto non bilanciano i 13 milioni persi, ma danno un segnale confortante sul futuro del pianeta. E anche se molte riforestazioni sono realizzate con singole specie o addirittura con singoli genotipi, e non possono raggiungere livelli di biodiversità paragonabili alle foreste naturali, possono comunque fornire importanti benefici ambientali, primo fra tutti il sequestro del carbonio".
Le foreste occupano il 31% delle terre emerse. Un patrimonio globale di circa 4 miliardi di ettari, in gran parte racchiuso in Brasile, Russia, India, Canada e Usa.
"I fenomeni di deforestazione e di espansione sono legati a fattori politici e culturali, ma la ricerca può dare un contributo importante", conclude Brugnoli. "In questo contesto il Cnr, in particolare con il Dipartimento terra e ambiente, è impegnato in progetti internazionali volti allo studio e alla protezione degli ecosistemi forestali in varie parti del pianeta".
Claudio Barchesi
Fonte: Enrico Brugnoli, Dipartimento Terra e ambiente del Cnr, tel. 06/49933836, email direttore.dta@cnr.it
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