E' possibile che tra breve i ghiacci della groenlandia scompariranno. 1, 6 gradi centigradi, la metà di quanto creduto finora.
Antikitera - È sufficiente che le temperature si innalzino di tanto rispetto ai valori dell'epoca preindustriale perché i ghiacciai della Groenlandia scompaiano del tutto. Trasformandosi in acqua, e di conseguenza aumentando di alcuni metri i livelli di mari e oceani, ripercuotendosi - oltre che sulla fauna e alla flora - anche sulla vita delle popolazioni che vivono lungo le coste. È quanto sostengono i ricercatori del Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK), in Germania, e della Universidad Complutense di Madrid in uno studio pubblicato su Nature Climate Change.
Per determinare quale fosse la soglia critica di scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia, gli scienziati si sono affidati a una simulazione climatica al computer. Secondo le previsioni di un report del 2007 dell'Intergovernamental Panel on Climate Change l'aumento della temperatura necessario a innescare lo scioglimento dei ghiacciai sarebbe di 3, 1° C (rispetto ai valori preindustriali è stato registrato già un +0, 8° C). Un dato sovrastimato, secondo i ricercatori tedeschi, per i quali i ghiacciai della Groenlandia sarebbero molto più sensibili al riscaldamento globale. Le nuove simulazioni infatti sostengono che basterebbe un rialzo delle temperature di appena 1, 6° C in media (il range è tra 0, 8 e 3, 2°C) perché i blocchi di ghiaccio si liquefacciano, scomparendo quindi in un tempo minore a quello ipotizzato.
Come spiegano i ricercatori, oltre a essere più bassa di quanto creduto finora la soglia critica per i ghiacciai della Groenlandia, sono da prevedere anche conseguenze irreversibili una volta superato, e a lungo, questo valore, anche ammesso che le condizioni climatiche tornino quelle dell'epoca preindustriale. Infatti i ghiacciai, con il progressivo scioglimento, espongono le loro "cime" ad altitudini più basse, quindi più calde, potenziando il fenomeno della liquefazione. Senza contare che alla riduzione del numero e dell'estensione dei ghiacciai è correlato un aumento nell'assorbimento della radiazione solare da parte del nostro pianeta. Un circolo vizioso che ora sembra sempre più difficile spezzare.
Antikitera - È sufficiente che le temperature si innalzino di tanto rispetto ai valori dell'epoca preindustriale perché i ghiacciai della Groenlandia scompaiano del tutto. Trasformandosi in acqua, e di conseguenza aumentando di alcuni metri i livelli di mari e oceani, ripercuotendosi - oltre che sulla fauna e alla flora - anche sulla vita delle popolazioni che vivono lungo le coste. È quanto sostengono i ricercatori del Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK), in Germania, e della Universidad Complutense di Madrid in uno studio pubblicato su Nature Climate Change.Per determinare quale fosse la soglia critica di scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia, gli scienziati si sono affidati a una simulazione climatica al computer. Secondo le previsioni di un report del 2007 dell'Intergovernamental Panel on Climate Change l'aumento della temperatura necessario a innescare lo scioglimento dei ghiacciai sarebbe di 3, 1° C (rispetto ai valori preindustriali è stato registrato già un +0, 8° C). Un dato sovrastimato, secondo i ricercatori tedeschi, per i quali i ghiacciai della Groenlandia sarebbero molto più sensibili al riscaldamento globale. Le nuove simulazioni infatti sostengono che basterebbe un rialzo delle temperature di appena 1, 6° C in media (il range è tra 0, 8 e 3, 2°C) perché i blocchi di ghiaccio si liquefacciano, scomparendo quindi in un tempo minore a quello ipotizzato.
Come spiegano i ricercatori, oltre a essere più bassa di quanto creduto finora la soglia critica per i ghiacciai della Groenlandia, sono da prevedere anche conseguenze irreversibili una volta superato, e a lungo, questo valore, anche ammesso che le condizioni climatiche tornino quelle dell'epoca preindustriale. Infatti i ghiacciai, con il progressivo scioglimento, espongono le loro "cime" ad altitudini più basse, quindi più calde, potenziando il fenomeno della liquefazione. Senza contare che alla riduzione del numero e dell'estensione dei ghiacciai è correlato un aumento nell'assorbimento della radiazione solare da parte del nostro pianeta. Un circolo vizioso che ora sembra sempre più difficile spezzare.
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