Caritas Grecia continua a lavorare alacremente per aiutare quanti soffrono a causa della grave crisi economica che ha colpito il Paese.
Radio Vaticana - «Questa crisi se non si interviene al più presto — ha detto Jorge Nuño Mayer, segretario generale di Caritas Europa — renderà più vulnerabile la popolazione e metterà in pericolo il futuro del Paese». Caritas Grecia - riferisce L'Osservatore Romano - dispone di un centro per immigrati e rifugiati che vivono ad Atene e nei dintorni. Serve circa 300 pasti al giorno, offre lezioni di greco e di inglese, provvede alla vaccinazione dei bambini e distribuisce kit di primo soccorso con vestiti, coperte e latte per bambini. Ma l’ente caritativo ha solo 5 dipendenti, una guardia, un cuoco, una segretaria, e un operatore. L’attuale numero di volontari è di 70 unità, ma rischia di ridursi se la situazione non migliorerà. «Abbiamo molti problemi — ha spiegato Begoña Kalliga Castiella, volontario della Caritas — perché 9 immigrati su 10 in Europa passano attraverso la Grecia. I greci adesso danno lavoro solo ai greci così queste persone rimangono bloccate qui fino a quando non riescono ad andare via. L’obiettivo di Caritas è aiutare gli immigrati, ma anche i greci». I cattolici in Grecia rappresentano solo lo 0,5% della popolazione, per questo la Caritas nel Paese è una realtà molto piccola se la si confronta con quella degli altri Paesi, come la Germania. Secondo Castiella, l’ente caritativo cattolico riesce a malapena a sopravvivere, in quanto lo Stato non offre nessun sostegno. A fronte delle misure di austerità imposte dal Governo vi è un tasso di disoccupazione del 20%. La popolazione, che teme ulteriori tagli, sta lottando per far fronte al crescente costo della vita indotto dall’aumento delle tasse e dall’inflazione. Il segretario Nuño Mayer si è detto preoccupato per la rivolta civile. Abbiamo paura che i disordini possano avere gravi ripercussioni sull’economia greca. Tutti questi scenari possono portare a un aumento della povertà, della disoccupazione e a un deterioramento del sistema sociale. «L’Unione europea e i politici greci — ha concluso — non possono permettere che il Paese sprofondi nel buco nero della povertà, sarebbe una vergogna per l’Ue. Il presente e il futuro del popolo greco devono essere una priorità assoluta nelle decisioni politiche». (R.P.)
Radio Vaticana - «Questa crisi se non si interviene al più presto — ha detto Jorge Nuño Mayer, segretario generale di Caritas Europa — renderà più vulnerabile la popolazione e metterà in pericolo il futuro del Paese». Caritas Grecia - riferisce L'Osservatore Romano - dispone di un centro per immigrati e rifugiati che vivono ad Atene e nei dintorni. Serve circa 300 pasti al giorno, offre lezioni di greco e di inglese, provvede alla vaccinazione dei bambini e distribuisce kit di primo soccorso con vestiti, coperte e latte per bambini. Ma l’ente caritativo ha solo 5 dipendenti, una guardia, un cuoco, una segretaria, e un operatore. L’attuale numero di volontari è di 70 unità, ma rischia di ridursi se la situazione non migliorerà. «Abbiamo molti problemi — ha spiegato Begoña Kalliga Castiella, volontario della Caritas — perché 9 immigrati su 10 in Europa passano attraverso la Grecia. I greci adesso danno lavoro solo ai greci così queste persone rimangono bloccate qui fino a quando non riescono ad andare via. L’obiettivo di Caritas è aiutare gli immigrati, ma anche i greci». I cattolici in Grecia rappresentano solo lo 0,5% della popolazione, per questo la Caritas nel Paese è una realtà molto piccola se la si confronta con quella degli altri Paesi, come la Germania. Secondo Castiella, l’ente caritativo cattolico riesce a malapena a sopravvivere, in quanto lo Stato non offre nessun sostegno. A fronte delle misure di austerità imposte dal Governo vi è un tasso di disoccupazione del 20%. La popolazione, che teme ulteriori tagli, sta lottando per far fronte al crescente costo della vita indotto dall’aumento delle tasse e dall’inflazione. Il segretario Nuño Mayer si è detto preoccupato per la rivolta civile. Abbiamo paura che i disordini possano avere gravi ripercussioni sull’economia greca. Tutti questi scenari possono portare a un aumento della povertà, della disoccupazione e a un deterioramento del sistema sociale. «L’Unione europea e i politici greci — ha concluso — non possono permettere che il Paese sprofondi nel buco nero della povertà, sarebbe una vergogna per l’Ue. Il presente e il futuro del popolo greco devono essere una priorità assoluta nelle decisioni politiche». (R.P.)
| Tweet |
Nicolò Renna, chitarrista palermitano, sbanca il web con il suo singolo Breathing. Lo abbiamo incontrato a Palermo. L'intervista di Paolo A.Magrì
Domenico Fioravanti, la Leggenda di Sydney 2000. Una vita da rincorrere a bracciate.Il ranista, prima medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000, intervistato da Emanuela Biancardi.
"L'intelligenza umana è la nostra principale risorsa". Parla Ermete Realacci, tra attivismo e sfide economiche
mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara, intervistato per LPL News 24 da Patrizio Ricci su politica europea ed immigrazione.
Max Cavallari della coppia 'I Fichi d'India', intervistato per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Laura Efrikian, Attrice, scrittrice, promotrice di 'Laura For Afrika', intervistata per LPL News 24 da Emanuela Biancardi.
Patty Pravo festeggia cinquant’anni di successi intramotabili nel mondo della musica, tirando fuori ancora una volta pezzi da ‘90. Intervista di S. Santullo
Sergio Caputo celebra i trent’anni di “ Un Sabato Italiano”, con un nuovo omonimo album. Intervista a Sergio Caputo, di Simona Santullo
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.